Mentre siamo impegnati a proporre l’ennesimo fiacco e ripetitivo cartellone festivaliero fatto con i soliti nomi, per lo più imposti dalle agenzie, e a sorbirci inflazionati concerti di qualche strombazzata “starletta” nazionale fatta passare per grande del jazz, la misura di quanto questo paese sia fermo e miope in ambito di musiche improvvisate si percepisce da come riesce ancora a incensare dischi di invecchiate ed esauste figure dell’avanguardia storica, permettendosi nel contempo di trascurare il lavoro più che eccellente di compositori e pianisti di comprovate capacità, assai stimati nell’ambiente musicale, come Arturo O’Farrill, da anni uno dei jazzisti più importanti e riconosciuti a livello internazionale, mentre da noi è pressoché sconosciuto ai più. (Continua a leggere)
Uno dei discorsi intorno al jazz che si ripropongono ciclicamente tra gli appassionati è la sostanziale inutilità dell’utilizzo di etichette per definire ciò che si ascolta, in quanto il linguaggio jazzistico risulterebbe ormai talmente miscelato – o, per usare un termine assai di moda, “contaminato” – con altre culture musicali, da rendere pressoché impossibile, oltre che inutile, applicare certe distinzioni di genere. (Continua a leggere)
Chi ci segue lo sa: Arturo O’Farill, su queste pagine, è molto ben visto, al punto che ci piace considerarlo come uno dei maggiori esponenti della musica (jazz, e non) contemporanea. (Continua a leggere)
Se siete costantemente alla ricerca di novità in ambito di musiche improvvisate, tra rinsecchite avanguardie europee post free e certo brumoso e ritmicamente soporifero jazz nordico, o la plastificata e aritmica produzione ECM degli ultimi decenni, magari in attesa del manifestarsi di un nuovo messia jazzistico al santuario del prossimo festival di Saalfelden, probabilmente vi sarà sfuggito e vi sfuggirà per molto tempo ancora, questo Cuba:The Conversation Continues, come altrettanto facilmente vi sarà pressoché sconosciuto il nome del suo autore, invece già da tempo rispettato e celebrato negli USA: il compositore, band leader, pianista, nonché plurivincitore di Grammy Awards, Arturo O’Farrill. E sarebbe un vero peccato, in quanto vi perdereste una delle incisioni che con buona probabilità si riveleranno tra le più rappresentative di questo ultimo decennio e non solo per ragioni musicali. (Continua a leggere)
La domenica è solitamente giorno nel quale il pranzo rappresenta il clou della festa, ricco di quelle pietanze difficili da preparare e gustare durante la settimana lavorativa. Essere appassionati di musica, e in particolare di jazz, abitando in regione Lombardia, significa sostituire senza remore di sorta certe prelibatezze culinarie con altre di genere musicale che manifestazioni come Aperitivo in Concerto sono in grado di assicurare. Questa domenica, il menù prevedeva la presenza sul palco in prima assoluta italiana dell’ottetto del pianista, compositore e big band leader newyorkese di origine cubana Arturo O’ Farrill. (Continua a leggere)
Il nuovo album della splendida orchestra di Arturo O’Farrill, ‘Cuba: The Conversation Continues’ è uscito da poco e fra poco lo tratteremo (si spera). Intanto il pianista, compositore e leader della Afro Latin Jazz Orchestra lo ha presentato a Christian McBride nel corso della trasmissione Jazz Night In America, con musica ed interviste. Il risultato è tutto da vedere e sentire!
Ok, qualcuno potrebbe dire “Eammeccheccazzomenefregammè!?”, ma a quel punto non ce ne fregherebbe niente a noi. Quando abbiamo pubblicato la recensione del bellissimo ‘The Offense Of The Drum’ si parlava già della nomination per il Grammy di O’Farrill. (Continua a leggere)
Se da noi Arturo O’Farrill è un perfetto sconosciuto, oltreoceano le cose cambiano. Non solo il suo ultimo album, il bellissimo ‘The Offense Of The Drum’, ha ricevuto una nomination per il Grammy, ma Arturo è pure fondatore e leader della Afro Latin Jazz Alliance, un’organizzazione che promuove l’Afro Latin Jazz attraverso un vasto programma di concerti ed educazione. Un esempio di concerto è questo, con l’Afro Latin Jazz Orchestra al servizio del compositore Gregorio Uribe e della sua ‘Suite: Columbia’.