FREE FALL JAZZ

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Indimenticato caratterista del cinema italiano anni 70 e grande appassionato di jazz, Mauro Vestri ci ha lasciati in questi giorni e pare sia una storiaccia. 92 minuti di silenzio.

Il nome di Gunther Schuller è noto a molti, fra gli appassionati di jazz, pur non trattandosi di un jazzista vero e proprio – era, anzi, un vero e proprio compositore accademico. Ma il buon Gunther ha fatto la sua parte per il jazz: i suoi libri sulla musica degli anni ’20, sull’età dello swing e i suoi articoli pionieristici sono stati i primi esempi di una musicologia nuova, che cercasse di analizzare il jazz sulla base delle sue regole, aprendo uno spiraglio. (Continua a leggere)

All’inizio sembrava una bufala, ma poi la conferma è arrivata prima da musicisti come Christian McBride, e poi infine dal New York Times: Ornette Coleman è morto per un arresto cardiaco questa mattina, a Manhattan. (Continua a leggere)

Dopo una lunga lotta col diabete, Clark Terry è alla fine scomparso ieri all’età di 94 anni (fonte). Era il più vecchio dei Grandi Vecchi del jazz rimasti in giro. Cosa dire di una delle trombe storiche del jazz? Ha suonato sia con Count Basie che con Duke Ellington, ha affrontato l’arrivo del be-bop adattandovisi senza colpo ferire, ha lavorato con JJ Johnson, Louis Armstrong, Charles Mingus, McCoy Tyner, Wes Montgomery, Sonny Rollins, Sarah Vaughn, Cecil Taylor, Ray Charles e qualunque altro grande, fu pure il primo musicista nero sul libro paga dell’emittente NBC in qualità di direttore della band del Tonight’s Show. E la sua tromba ha influenzato migliaia di artisti, a partire dal concittadino Miles Davis. Un lascito davvero enorme, il suo. RIP, come si dice in questi casi.

Se vogliamo esemplificare i danni che l’attuale dominio del marketing e delle sue imposte regole possono provocare sulle pubblicazioni discografiche aventi supposte pretese “artistiche”, ne abbiamo qui giusto una plastica rappresentazione, con questa uscita post mortem di Kenny Wheeler. Si sa, quando un grande jazzista ci lascia, sull’emozione del momento la domanda di mercato cresce e perciò è importante pubblicare qualcosa di suo, in barba alla valutazione della qualità musicale ed artistica del prodotto che si intende immettere sul mercato e, quel che più conta, manifestando una certa indifferenza per  il rispetto che si deve all’immagine dell’artista.

Mi domando seriamente che servizio si vuol rendere alla memoria di un così grande musicista pubblicandogli una prestazione del genere, che stringe il cuore ed è a tratti davvero imbarazzante. (Continua a leggere)

Abbiamo dato, poco tempo fa, la notizia delle cattive condizioni di salute del trombettista canadese, ma oggi dobbiamo dare il peggior aggiornamento possibile. Kenny Wheeler è morto ieri, all’età di 84 anni, poco dopo che la comunità jazzistica internazionale si era mossa per aiutarlo. (Continua a leggere)

E’ scomparso pure Giorgio Gaslini, un vero nome storico del jazz italiano. E non solo, visti i suoi lavori nel campo della colonna sonora, della canzone e della musica accademica. Fu, tra l’altre cose, uno dei primissimi musicisti a utilizzare principi di musica seriale nel jazz, vedi l’ottetto di ‘Tempo e Relazione’ (1957).  Un peccato che molti lo conoscano solo ed esclusivamente per ‘Profondo Rosso’.

Lo scorso anno siamo stati dei gran boccaloni, quest’anno purtroppo è vero – Horace Silver è morto lo scorso mercoledì, come annunciato dal figlio Gregory (NPR). (Continua a leggere)