FREE FALL JAZZ

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Esce per Manitù, nel 2019, il nuovo CD di Alberto La Neve e Francesco Mascio e, dal titolo, si capisce subito per quale viaggio i due musicisti porteranno l’ascoltatore.

La contaminazione è l’elemento fondante di tutte le nove tracce, tutte originali: lo sguardo è rivolto al mare e alle tradizioni musicali dei popoli che lo abitano e che qui s’incontrano, si salutano e dialogano tra loro.

La partecipazione di Jali Babou Saho, Esharif Ali Mhagag e Fabiana Dota, impreziosisce questo progetto, donandogli maggiore eleganza e profondità.

Dal punto di vista compositivo, notiamo la scelta di utilizzare armonie semplici, successioni poco articolate e poco “sperimentali”, quasi sempre ripetitive e metri assolutamente essenziali, bisogna lasciare spazio ai motivi e all’improvvisazione.

Sì perché questo è un album in cui le melodie, per lo più orientaleggianti, s’intrecciano, s’inseguono e si accompagnano. Il tempo e il metro sono spesso fermi e gli strumenti cantano, liberamente, creando atmosfere notturne, intime e molto introspettive.

A metà strada tra la world music e la free improvisation, il sax e la chitarra riescono a esprimere e a dipingere delle immagini con pochi contrasti, ma con infinita dolcezza.

Chi cerca la componente blue, rimarrà deluso, ne è totalmente assente, qui la scelta stilistica è un’altra, i timbri sono puliti, controllati, quasi da new age e i temi ricordano lontanamente la fusion più composta e le melodie popolari.

Di sicuro “I Thàlassa Mas” è un ottimo ritratto del mare, se ne percepiscono le onde, se ne scorge la linea dell’orizzonte e se ne ode il canto.