FREE FALL JAZZ

I cinque insegnanti del Dipartimento Jazz di Vicenza, grazie al contributo del Conservatorio Arrigo Pedrollo, dove insegnano, si riuniscono e decidono di registrarsi; nasce così questo CD, formato da dieci tracce inedite e pubblicato nel 2018 dalla Caligola Records.

Il quintetto mostra subito le proprie peculiarità, un sound accattivante, dalle tinte chiare, dai colori pastello e dai timbri ben orchestrati.

L’ottima sezione ritmica di Beggio e Maiore sostiene i vari metri e ritmi, è protagonista della sonorità e caratterizza ogni brano. Ottimi l’assolo di batteria in Spampanà e l’intro e il tema del contrabbasso di Dettato.

Paolo Birro accompagna con la delicatezza e l’eleganza che lo contraddistinguono, districandosi tra pianoforte e Rhodes e, quando libera la propria vena improvvisativa, ci regala assoli gustosi e coinvolgenti.

La chitarra di Michele Calgaro si divide tra temi e accompagnamento, senza mai farsi invadente, anzi forse un po’ troppo timidamente. Veramente piacevole il dialogo con il sax in Deep Art Men.

Pietro Tonolo dà il proprio marchio a tutta l’opera. Suono perfetto, vena melodica che non delude mai e una capacità interpretativa sempre di alto livello. Notevole nelle parti improvvisate, impreziosisce l’album con Bluerik, una splendida rivisitazione di Satie.

Siamo nel campo del mainstream, dinamiche molto pacate e, a tratti, emerge molta influenza dalla fusion, soprattutto per quanto riguarda le sonorità. Nei temi irrompe invece un carattere shorteriano.

Un CD godibile, da ascoltare tutto in una volta, ben composto, ben suonato e ben interpretato.

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