FREE FALL JAZZ

James Brandon Lewis's Articles

Foto: Enrico Romero

Accompagnato da Luke Stewart (basso) e Warren G. Crudup III (batteria), la stessa formazione presente sull’ultimissimo ‘No Filter’, James Brandon Lewis non si è affatto risparmiato con il suo jazz intriso di funk e hip-hop. (Continua a leggere)

30 eventi, oltre 100 artisti coinvolti: dal 19 al 26 marzo torna Bergamo Jazz, prestigioso evento musicale per la seconda volta affidato alla Direzione Artistica del musicista americano Dave Douglas, ad ulteriore testimonianza del respiro internazionale che da sempre è nel DNA del Festival. Internazionale, di conseguenza, e con una significativa presenza femminile, il cast allestito dal celebre trombettista newyorkese, la cui simpatia ha letteralmente conquistato lo scorso anno il pubblico accorso da ogni parte d’Italia e anche dall’estero per salutarne l’entrata nella squadra di Bergamo Jazz. (Continua a leggere)

A poche settimane dalla conclusione della stagione dei 70 anni, il Centro d’Arte propone per il nuovo anno una rassegna che ne riprende la formula e l’indirizzo, premiata da un successo di pubblico entusiasmante: per il 2017 il cartellone, sempre ricco di novità, offre occasioni di ascolto che sfidano i generi e le etichette, undici serate di musica che illustrano i molteplici linguaggi della contemporaneità, dal jazz alla composizione, dall’improvvisazione sperimentale alla ricerca elettroacustica. (Continua a leggere)

Periodo dell’anno molto ricco di uscite, l’autunno. Oltre a Mary Halvorson, di cui vi abbiamo già parlato poco tempo fa, dobbiamo segnalare pure l’arrivo di James Brandon Lewis, Jonathan Finlayson e del supergruppo Aziza. (Continua a leggere)

Torniamo molto volentieri sulle tracce di James Brandon Lewis e del suo ottimo trio, grazie a questo bel filmato del 2015 registrato alla Rockwood Music Hall di New York. Jazz su groove hip-hop da crepare le pareti. Chi sta fermo, ECM lo colga!


Torniamo a James Brandon Lewis, sebbene sia passato poco dall’ultimo Picture This su di lui. Questo concerto è avvenuto solo due settimane fa nel corso del festival Not A Police State Justice Is Compassion, espressione nel più ampio movimento Black Lives Matter e in corso per quasi tutto il mese di gennaio nel centro Arts For Art di New York. Qui potete leggere tutti gli eventi musicali, per curiosità o se per fortuna vi trovaste lì in questo periodo. Nel frattempo, il concerto conferma quanto il buon James meriti appieno il suo momento d’oro.


Il First Street Green Art Park è un edificio abbandonato convertito in centro culturale dall’associazione volontaria First Street Green. E’ uno spazio aperto che viene utilizzato per esibizioni e mostre di ogni tipo, in sinergia con vari enti newyorkesi, e non manca certo la musica. Proprio lì, in occasione dello scorso Columbus Day (il 12 ottobre), si è tenuto un concerto all’aperto del trio di James Brandon Lewis, che vi presentiamo proprio qui sotto!


Lo avevo ascoltato dal vivo l’altr’anno al Jazz&Wine di Cormons, rimasi molto impressionato dalle qualità solistiche ed improvvisative ma, allo stesso tempo, rimanevo molto dubbioso sulla capacità compositiva. Troppi i rimandi a famosi pezzi di gospel, dove dopo una esposizione del tema il nostro si scatenava su cavalcate improvvisative torrenziali, cosa che veniva confermata anche sul disco, dove nonostante la presenza di William Parker e Gerald Cleaver, l’esplosività del suo sax veniva penalizzata dalla restrizione temporale del cd. Invece qui siamo in presenza di titoli strutturati, 19 in totale, dove è autore di tutti i brani ad eccezione di uno, per durate che arrivano fino al massimo di 7 minuti. (Continua a leggere)

In attesa di poterci gustare il nuovo disco di James Brandon Lewis, ci possiamo distrarre con questa bella esibizione dal vivo, assieme ai fidi Max Johnson e Dominic Fragman. Da notare il posto, ovvero la Downtown Music Gallery, rinomato negozio newyorkese che fa pure da distributore e, più recentemente, casa discografica.


Con ‘Divine Travels’, James Brandon Lewis è passato da un relativo anonimato (se non sulla scena newyorkese) ad essere una delle giovani promesse del sassofono – il tutto con merito. Oggi James è pronto a tornare sul mercato con il suo terzo disco, ‘Days Of FreeMan’, in uscita a breve su OKeh. (Continua a leggere)