FREE FALL JAZZ

Enrico Pieranunzi's Articles

Con il concerto di Enrico Pieranunzi e la Brussels Jazz Orchestra si è conclusa domenica scorsa l’edizione 2017 del Bergamo Jazz Festival, caratterizzata da un riscontro di pubblico ormai divenuto abituale, con un volano comunicativo sulla città reso intelligentemente più esteso e coinvolgente rispetto alle precedenti edizioni, ma che ha anche evidenziato, in estrema sintesi, esiti artistici e musicali vistosamente diseguali, specie nei concerti svoltisi nella sede tradizionale del Teatro Donizetti. (Continua a leggere)

30 eventi, oltre 100 artisti coinvolti: dal 19 al 26 marzo torna Bergamo Jazz, prestigioso evento musicale per la seconda volta affidato alla Direzione Artistica del musicista americano Dave Douglas, ad ulteriore testimonianza del respiro internazionale che da sempre è nel DNA del Festival. Internazionale, di conseguenza, e con una significativa presenza femminile, il cast allestito dal celebre trombettista newyorkese, la cui simpatia ha letteralmente conquistato lo scorso anno il pubblico accorso da ogni parte d’Italia e anche dall’estero per salutarne l’entrata nella squadra di Bergamo Jazz. (Continua a leggere)

E’ ormai divenuta una tradizione la presentazione dello storico festival bergamasco alla vigilia delle feste natalizie, avvenuta giusto sabato scorso e che ha visto la presenza in sala di musicisti, associazioni culturali, critica e giornalismo di settore nazionale e provinciale in ascolto della direzione artistica, dell’assessore alla cultura del Comune di Bergamo, del responsabile del servizio gestione Teatri Comunali e del responsabile Ufficio Stampa. (Continua a leggere)

Le contraddizioni e le ipocrisie congenite caratteristiche del nostro paese si riscontrano frequentemente anche in ambito jazzistico, o sedicente tale. La cosa è notabile per esempio con l’uso ambiguo del termine “jazz italiano”, con il quale, da un lato, si intende semplicemente categorizzare in termini nazionalistici la musica improvvisata prodotta dai nostri musicisti, dall’altro si vorrebbe identificare una sorta di nuova forma di jazz dalle specifiche peculiarità mediterranee, che si affranca e distingue sempre più dai modelli della tradizione americana e africano-americana in particolare, con pari, se non superiore, dignità artistica. Peccato che, al di là di mistificazioni e confusioni più o meno consapevolmente create, o di semplicistiche classificazioni meramente geografiche, la distinzione non abbia di fatto ragion d’essere, in quanto esiste uno e un solo jazz (per quanto linguaggio sincretico che, ovviamente, progredisce e si modifica nel tempo, altrimenti sarebbe solo lettera morta), cioè un linguaggio con un canone di riferimento ben preciso e peculiarità legate alla pronuncia e all’aspetto ritmico nel trattamento del materiale tematico, che, se assenti, non possono definire in alcun modo la musica prodotta con tale termine, qualsiasi essa sia e da qualsiasi parte essa provenga, come al contrario di fatto da troppo tempo si tende a fare. (Continua a leggere)

Da quasi vent’anni l’associazione Pomigliano Jazz porta in provincia di Napoli, perlopiù gratis, i più grandi nomi del jazz internazionale, e questa è cosa nota che ribadiamo giusto a titolo introduttivo. La novità, che potenzialmente stuzzica molto, è la loro ultima iniziativa: una trasmissione radiofonica dedicata, ovviamente, alla musica jazz.

Jazz In Campania, questo il titolo, andrà in onda sulle frequenze di Radio CRC ogni sabato dalle 21 alle 23 (in replica la domenica dalle 22 a mezzanotte) a partire dal 15 Febbraio. A condurre il programma Vincenzo Perna e Giovanni Pacchiano, che affiancano in studio Onofrio Piccolo. Non mancherà l’intervento di ospiti (questa settimana Aldo Vigorito ed Enrico Pieranunzi), mentre per quanto riguarda la programmazione musicale uno spazio sarà dedicato anche alla riproposizione di registrazioni tratte da concerti storici di Pomigliano Jazz (in questa puntata 3 brani dal concerto del 2001 di Chick Corea accompagnato dalla sezione ritmica di Avishai Cohen e Jeff Ballard).

Resta la curiosità di scoprire il resto della scaletta musicale: l’appuntamento è dunque per sabato sera alle 21. Chi risiede a Napoli e dintorni potrà sintonizzarsi direttamente in FM, tutti gli altri potranno ascoltare lo streaming sul sito di Radio CRC o sulle sue app gratuite disponibili per Apple Store e Google Play. (Nico Toscani)