FREE FALL JAZZ

E’ ormai divenuta una tradizione la presentazione dello storico festival bergamasco alla vigilia delle feste natalizie, avvenuta giusto sabato scorso e che ha visto la presenza in sala di musicisti, associazioni culturali, critica e giornalismo di settore nazionale e provinciale in ascolto della direzione artistica, dell’assessore alla cultura del Comune di Bergamo, del responsabile del servizio gestione Teatri Comunali e del responsabile Ufficio Stampa.

La formula della manifestazione da alcuni anni pare giustamente proiettarsi sempre più come un evento multiculturale e divulgativo in grado di coinvolgere attivamente tutta la città e le varie associazioni culturali e commerciali presenti sul territorio, cioè andando oltre lo stretto aspetto musicale, o meglio, utilizzando l’occasione del festival per divulgare il più possibile la musica e in particolare il jazz in città. Una formula a nostro giudizio intelligente, che dovrebbe essere seguita anche da altri festival nazionali, col fine di cercar di contrastare l’emorragia in atto di tal genere di iniziative, constatando la recente preoccupante cancellazione di molte di esse, ma non è questa la sede e il momento per dibattere le intricate ragioni della ecatombe di manifestazioni dedicate al jazz.

Al di là della bontà o meno del cartellone principale, del quale si potrà dare un valutazione pertinente nel merito musicale solo dopo il completamento della manifestazione a fine marzo del prossimo anno, occorre sottolineare la lodevole iniziativa di coinvolgere più spazi utili in città per effettuare i concerti, oltre cioè i due principali teatri cittadini (il Donizetti in Città Bassa e il Teatro Sociale in Città Alta), e di dedicare nelle manifestazioni collaterali adeguata attenzione ai giovani e in particolare ai musicisti emergenti. Il progetto, denominato Scintille di Jazz costituisce forse la principale novità del festival ed è stato dato alla cura del sassofonista Tino Tracanna, che ha proposto alla direzione artistica di Dave Douglas  un ventaglio di selezionate proposte di giovani musicisti da far conoscere.

Se l’obiettivo della direzione artistica era quello di documentare il più possibile la varietà del panorama musicale attuale, sul piano del metodo seguito possiamo ritenere il cartellone sufficientemente equilibrato, forse con una relativa carenza in proporzione al peso della scena newyorkese sul resto, che, comunque la si pensi, rimane la principale per il jazz. Quanto ai nomi proposti, vi è qualche ripetizione rispetto al passato e ovviamente se ne potevano proporre diversi altri, ma ve ne sono comunque di validi, senza voler per forza andare sui soliti inflazionati personaggi di richiamo ed evitando accuratamente di inserire certe proposte “pasticciate” e di cassetta, con improbabili pretese “contaminative” che in realtà col jazz hanno poco o nulla a che fare e che si sono viste invece imporre in altre importanti manifestazioni nazionali. Qui si sta parlando, comunque la si veda, di un autentico festival del jazz, cosa che non si può dire con altrettanta certezza per altre manifestazioni del genere, non solo nazionali. In ogni caso saranno le musiche e i musicisti a dirci quanto sarà stata valida o meno questa edizione del Festival.

Un’ ultima annotazione va data per pubblica conoscenza al budget messo a disposizione. L’assessore del Comune di Bergamo Ghisalberti ha parlato di circa 200.000 euro, più 15.000 messi a disposizione dai privati.

Di seguito riporto solo i principali concerti, in quanto i gruppi e musicisti coinvolti  sono veramente moltissimi:

al Teatro Donizetti

Venerdì 24 marzo 2017 ore 21,00

Bill Frisell (chitarra)- Kenny Wollesen (batteria) Duo;

Regina Carter (violino) Simply Ella;

con Marvin Sewell (chitarra), Jesse Murphy (contrabbasso), Alvester Garnett (batteria)

Sabato 25 marzo 2017 ore 21,00

William Parker Organ Quartet “Explorations“;

con Jason Brandon Lewis (sax tenore) Cooper Moore (organo, tastiere), Hamid Drake (batteria, percusiioni)

Marilyn Mazur’s Shamania

un gruppo di undici donne tutte dal Nord Europa guidato dalla percussionista nata a New York ma cresciuta in Danimarca.

Domenica 26 marzo 2017 ore 21,00

Melissa Aldana (sax tenore) ;

con Pablo Menares (contrabbasso) Graig Weinrib (batteria)

Enrico Pieranunzi & The Brussels Jazz Orchestra featuring Bert Joris “The Music of Enrico Pieranunzi

una delle migliori big band europee su musiche del nostro Pieranunzi, arrangiate dal trombettista Bert Joris.

Al Teatro Sociale

Giovedì 23 marzo 2017 ore 21,00

Rudy Royston OriOn TriO

con Jon Irabagon (sax tenore e soprano) Yasushi Nakamura (contrabbasso)

Francesco Bearzatti Tinissima Quartet

con Giovanni Falzone (tromba) Danilo Gallo (basso elettrico, elettronica) Zeno De Rossi (batteria).

Domenica 26 marzo 2017 ore 17,00

Andy Sheppard Quartet “Surrounded by Sea

con Eivind Aarset (chitarra, elettronica) Michel Benita (contrabbasso), Sebastian Rochford (batteria) .

Auditorium di Piazza della Libertà

Sabato 25 marzo 2017 ore 17,00

Christian WallumrØd Ensemble

Christian WallumrØd (pianoforte, harmonium, toy piano) Eivind LØnning (tromba), Espen Reinersten (sax tenore) Katrine ScØtt (violoncello) Per Oddvar Johansen (batteria, vibrafono).

Biblioteca Angelo Mai

Venerdì 24 marzo 2017 ore 18,00

Evan Parker Solo (sax tenore e soprano)

Accademia Carrara

Sabato 25 marzo 2017 ore 11,00

Ernst Reijsiger Solo (violoncello)

Per contatti e info su prezzi, abbonamenti e biglietti:

Teatro Donizetti tel 0354160601/602/603

e-mail biglietteriateatro@comune.bg.it

Ufficio Stampa.

Roberto Valentino jazzval@tin.it

tel 0354160623/cell 3355201930

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