FREE FALL JAZZ

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E’ ormai divenuta una tradizione la presentazione dello storico festival bergamasco alla vigilia delle feste natalizie, avvenuta giusto sabato scorso e che ha visto la presenza in sala di musicisti, associazioni culturali, critica e giornalismo di settore nazionale e provinciale in ascolto della direzione artistica, dell’assessore alla cultura del Comune di Bergamo, del responsabile del servizio gestione Teatri Comunali e del responsabile Ufficio Stampa. (Continua a leggere)

Di solito, quando metto insieme le parole Blue, Note e Milano nella stessa frase e senza punteggiatura, senza pause, ho un piccolo brivido. Subito mi vengo in mente folle vocianti, sciccoserie inutili, parole come “cool”, “figa oh”, “minkia a me piace il gièzz”, rumorosi tacchi a spillo e profumi da strapponi… Il tutto annaffiato da un listino prezzi che accetta solo organi freschi. Di solito è così. Ma non questa volta.

Questa volta è stato tutto perfetto. Alle 21:00 spaccate sale sul palco il Paolo Fresu Quintet che quest’anno compie 30 anni. Trent’anni. Sono trent’anni che Paolo Fresu (Flicorno e tromba), Tino Tracanna (al Soprano e tenore… quanto mi piace ‘sto cognome… Tracanna…), Attilio Zanchi (contrabbasso), Ettore Fioravanti (batteria) e Roberto Cippelli (Piano) suonano insieme. Forse (così, a naso) uno dei quintetti più longevi della storia. Trent’anni e più di venti dischi. Hanno firmato pubblicazioni con Splash, EMI-Blue Note, RCA-VictorBMG e, l’ultimo, un doppio cd di selezione dei brani che hanno fatto la storia del quintetto, pubblicato dalla Tuk Musik, l’etichetta fondata da Paolo. (Continua a leggere)