Accompagnato da Luke Stewart (basso) e Warren G. Crudup III (batteria), la stessa formazione presente sull’ultimissimo ‘No Filter’, James Brandon Lewis non si è affatto risparmiato con il suo jazz intriso di funk e hip-hop. (Continua a leggere)
John Klemmer (nato il 3 luglio, 1946) è un eccellente sassofonista e compositore americano di cui non si parla quasi più, anche perché a un certo punto si è perso nei meandri di una musica più “easy listening” ma che tra anni ’60 e  ’70 si rivelò uno straordinario improvvisatore che andrebbe riascoltato e rivalutato. (Continua a leggere)
Il blues lo conosciamo tutti. Il suo ruolo fondamentale nella generazione della musica moderna è fuori discussione: una forma semplicissima che è il seme di mille avventure sonore, sempre attuale in mano agli artisti giusti. La cosiddetta americana invece è un termine meno noto, sorto negli anni ’90 e di definizione ancora controversa. Un termine-ombrello che comprende quelle musiche di derivazione folk, country, rhythm’blues e rock’n'roll in forma genuina, in contrapposizione alle versioni più edulcorate presenti nei circuiti dei grossi media. JD Allen, col suo fantastico trio, sembra oggi interrogarsi sul rapporto fra i due, e non solo. Dov’è quindi il blues? Dov’è l’americana? La flessibilità e la versatilità di questi linguaggi, sembra dirci JD, rende oziosa la domanda e superfluo il confine, perché entrambi sono il nucleo stesso del suono americano. (Continua a leggere)
Torniamo molto volentieri sulle tracce di James Brandon Lewis e del suo ottimo trio, grazie a questo bel filmato del 2015 registrato alla Rockwood Music Hall di New York. Jazz su groove hip-hop da crepare le pareti. Chi sta fermo, ECM lo colga!
In attesa di poterci gustare il nuovo disco di James Brandon Lewis, ci possiamo distrarre con questa bella esibizione dal vivo, assieme ai fidi Max Johnson e Dominic Fragman. Da notare il posto, ovvero la Downtown Music Gallery, rinomato negozio newyorkese che fa pure da distributore e, più recentemente, casa discografica.