FREE FALL JAZZ

Herbie Hancock's Articles

Il BRIC Celebrate Brooklyn Festival è un grande evento di tre mesi (da giugno ad agosto) patrocinato dal BRIC, uno dei maggiori enti newyorkesi dedicati alla promozione e allo sviluppo delle arti. Il jazz, come tutte le musiche, può trovare spazio fra le sue mura. (Continua a leggere)

Questo breve testo nasce da una serie di incomplete annotazioni sull’accoglienza riservata ad alcune strutture linguistiche nate in seno al jazz ma annoverate e criticate come spurie. Trattasi, perciò, di nient’altro che spunti e frammenti che verranno approfonditi in altro scritto.

Mi sono di recente trovato a rileggere un lontano scritto di Franco Pecori pubblicato da Jazz From Italy nella sua pagina Facebook: Nessun’arte, e nemmeno la musica, è mai pura; questo è un equivoco idealistico. Altrimenti, non si capirebbe la nascita e la relativa fioritura della dodecafonia proprio nella Vienna degli anni tra le due guerre; e neanche si capirebbe l’esplosione del free negli anni Sessanta, in un tipo di società impostata sull’imperialismo economico, seriamente minata dall’alienazione dei consumi e lacerata da profondi contrasti razziali. Mi ha provocato non poche perplessità l’idea di “inevitabilità” (un sotto-prodotto del progresso in senso marxiano), come se, in fondo, esista un Fato (o una giustizia storica o una qualsiasi logica ferrea e stringente) che cerchi di controbilanciare con le sue azioni altre azioni ancora, prodotte da se stesso o da un altro Fato avverso, o da altra logica umana o cosmica. (Continua a leggere)

Già, proprio così, comincia fra pochi minuti, con Herbie Hancock, Marcus Miller, Al Jarreau, Wayne Shorter, Dianne Reeves, Dee Dee Bridgewater, Rudy Perez, Terri Lyne Carrington, Dhafer Youssef, Femi Kuti, Ben Williams, John Beasley, Hugh Masekela, Till Bronner, Claudio Roditi, A Bu, Gregoire Maret, Lee Ritenour, Mino Cinelu, Igor Butman, Antonio Farao, Guillaume Perret e molti altri. Un bel modo per celebrare ed eventualmente passare la serata, no?


Pochi giorni fa Herbie Hancock ha compiuto 75 anni. Ci siamo scordati di festeggiare, purtroppo – dovevamo ristrutturare un’ala della FFJ Mansion, sapete, però Herbie ci ha detto “tranqui raga, vi mando questo bel filmato del ’74, trasmesso dalla tv giapponese Music Air, per allietare i lavori!” e quindi eccolo pure per voialtri. Funky stuff!


Tra le strenne natalizie arrivate in libreria durante le ultime festività non poteva mancare qualcosa che stuzzicasse l’appetito degli appassionati di jazz e dintorni. ‘Miles Davis – La Storia Illustrata’ sin dal titolo fa capire si tratti di qualcosa di bello innanzitutto a vedersi, e così è: un grande coffee table book in cui la parabola artistica dello storico trombettista viene rievocata attraverso immagini di alta qualità che comprendono anche un centinaio di scatti inediti recuperati dagli archivi dei fotografi più noti.

Proprio la parte grafica è il piatto forte, ma di sicuro non l’unico motivo d’interesse: c’è spazio anche per un’ampia trattazione biografica. La carriera di Miles viene divisa in una serie di macrosezioni facilmente individuabili, con la narrazione scandita soprattutto attingendo alla ben nota autobiografia e analizzando i contenuti dello sterminato lascito discografico, almeno per quanto riguarda gli album più significativi. (Continua a leggere)

L’International Jazz Day è un evento, come probabilmente saprete già, organizzato dall’UNESCO e fissato per il 30 di questo mese. Un evento che avviene in contemporanea in varie parti del mondo, volto a celebrare questa musica mettendone in evidenza le capacità di dialogo e di superamento delle differenze. Come forza di aggregazione e pace, anziché di separazioni e nazionalismi. Molti enti culturali contribuiranno alla giornata, così come illustri musicisti, a partire da Herbie Hancock che è un po’ l’ambasciatore ufficiale dell’iniziativa – scelta perfetta, viste le noti dote comunicative del pianista di Chicago, oltre agli incontestabili meriti musicali. Potevamo noi di FFJ stare zitti? In effetti sì, tuttavia qualcosa andava detto per non per perdere lettori, e quindi vi segnaliamo la diretta, su Radio TSFJazz, della giornata inaugurale, vale a dire oggi, come avviene in quel di Parigi. Una maratona di 24 ore fatta di concerti, masterclass, conferenze etc. che vi potete ascoltare in streaming proprio qui. A partire da ora subito subitissimo.

Che poi dite che siamo degli stronzacci che non ci pensano. Sappiamo che l’abbiocco vi inchioda  al divano e non riuscite a prendere il vostro cd preferito (o qualsiasi altro) per metterlo nello stereo, così ci pensiamo noi di FFJ a rispolverare un bel classicone dal titolo, in qualche modo, pasqualino. Così lo potete pure sentire dall’iPhone o da qualsiasi altro dispositivo portatile connesso a Mamma Rete. Auguri! Anche al grandissimo Freddie Hubbard, che avrebbe compiuto settantaquattro anni giusto ieri.

 


Questa settimana un Picture This forse un po’ più “scontato” del solito, ma non per questo di bassa qualità: protagonista è infatti il trio di Herbie Hancock in una coinvolgente esibizione al Jazzfest di Vienna datata 8 Luglio 1993. ‘Cantaloupe Island’ a occhio e croce l’avremmo già sentita qualche milione di volte nella nostra vita: una in più che male potrà mai fare?