FREE FALL JAZZ

Joe Lovano's Articles

Facendo un sunto della 38ª edizione del Bergamo Jazz Festival che ha visto l’esordio della appassionata e presenzialista direzione artistica di Dave Douglas, si potrebbe semplicemente utilizzare senza enfasi l’aggettivo “riuscito”, con tutti gli obiettivi iniziali sostanzialmente raggiunti. (Continua a leggere)

Nato come duo, il nome prende l’ispirazione dalla composizione di Wayne Shorter ‘Footprints’, e allargatosi a quintetto per questo concerto, è indubbiamente un tributo alla musica di Shorter. Ma il gruppo, oltre a Lovano e Douglas, ci sono il pianista Lawrence Fields, la bassista Linda Oh (un nome da tenere a mente) e il valido batterista Joey Baron, non si presenta solo come un “supergruppo”. In effetti nel disco, registrato dal vivo al Festival di Monterey, oltre due belle composizioni di Shorter, forse le meno conosciute (‘Destination Unknown’ e ‘To Sail Beyond The Sunset’) e di materiale inedito, scritto da Lovano, il gruppo si presenta come una vera entità. (Continua a leggere)

C’è chi preferisce la Verve, chi la Savoy, chi la Impulse e chi la ACT (tipo Martino Spreafico), ma se c’è una casa discografica che nell’immaginario comune è sinonimo di jazz, quella è la Blue Note. (Continua a leggere)

Il 2013 segna pure il ritorno di Joe Lovano, alla guida dei suoi fidati Us Five. ‘Cross Culture’ è il terzo lavoro del quintetto, ormai rodatissimo dopo cinque anni di intensa attività. Tuttavia non pensiate che si tratti di un disco fatto col pilota automatico per riavviare la macchina da tour, perché Lovano è al solito un leader attento e curioso, sempre in cerca di interessanti vie espressive che diano prospettive inedite alla propria musica. In questo senso va intesa la ‘cross culture’ del titolo, cioè l’indagine jazzistica di stimoli culturali diversi, in una sorta di ricapitolazione del jazz contemporaneo. Le fondamenta sono in un avanzatissimo post-bop, infatti, ma da lì a percorrere altri sentieri il passo è breve. (Continua a leggere)

Joe Lovano è uno dei leader del jazz moderno, nonché uno dei sassofonisti guida del suono mainstream. E non è praticamente mai comparso su FFJ. Ma ci viene in soccorso il prode YouTube con questo video, dove Joe coi sui Us Five si esibisce all’Internationale Jazzwoche Burghausen, cioè il più rinomato festival dell’Alta Baviera. Un buon modo per passare la prossima ora e mezza…