FREE FALL JAZZ

Nato come duo, il nome prende l’ispirazione dalla composizione di Wayne Shorter ‘Footprints’, e allargatosi a quintetto per questo concerto, è indubbiamente un tributo alla musica di Shorter. Ma il gruppo, oltre a Lovano e Douglas, ci sono il pianista Lawrence Fields, la bassista Linda Oh (un nome da tenere a mente) e il valido batterista Joey Baron, non si presenta solo come un “supergruppo”. In effetti nel disco, registrato dal vivo al Festival di Monterey, oltre due belle composizioni di Shorter, forse le meno conosciute (‘Destination Unknown’ e ‘To Sail Beyond The Sunset’) e di materiale inedito, scritto da Lovano, il gruppo si presenta come una vera entità. Certo il tributo alla musica di  Shorter è palese, è una musica con un indirizzo post-bop ma con piccole devianze anche più free (alla Ornette). E’ una musica molto muscolare, grande il lavoro di Baron, che resta sempre in bilico tra un manierismo bop e un modernismo non eccessivo, però suonato alla grande. Non sarà il disco che farà la storia, ma se oltre battere il piedino volete impegnarvi un po’ di più questo fa per voi, ogni tanto ci vuole…
(Maurizio Zorzi)

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