FREE FALL JAZZ

Terence Blanchard's Articles

L’improvvisa ed inaspettata morte di Prince ha, come prevedibile, colpito nel profondo la scena musicale jazz degli States, a riprova dell’affetto e della stima di cui godeva il grande polistrumentista di Minneapolis. E’ lecito presupporre, nei prossimi mesi e anni, una presenza sempre maggiore del repertorio di Prince nei concerti, nei dischi e nei progetti del mondo del jazz. Intanto, possiamo ascoltare Terence Blanchard che apre il suo set dell’ultimo NOJF con una bella versione di ‘Diamonds & Pearls’.


Dieci concerti in teatro per i dieci anni del Bologna Jazz Festival. Ma per l’edizione del decennale il festival jazz bolognese entrerà anche nei più rinomati live club cittadini, oltre ad avere estensioni fuori porta: a Ferrara, San Lazzaro di Savena e Pieve di Cento. Il Bologna Jazz Festival 2015 andrà in scena ogni sera dal 24 ottobre sino al 26 novembre: un mese ininterrotto di concerti, master class e altri eventi per una full immersion nella jazz life internazionale e italiana. (Continua a leggere)

Il nuovo disco di Terence Blanchard mette in evidenza fin dalla copertina il nome della neonata band, E-Collective, come a segnare un nuovo inizio. E in effetti dei fedeli accompagnatori che avevano seguito il trombettista nell’ultimo decennio troviamo solo l’ultimo arrivato, il pianista Fabian Almazan; per il resto, gruppo nuovo vita nuova, e ovviamente musica nuova. Musica elettrica, perché quella “E” non ci sta per figura. Tromba, chitarra, tastiere, basso elettrico e batteria sono i protagonisti di un album che si tuffa decisamente in una direzione neo-soul e funky, con tanto ritmo in backbeat e un passo spedito. Festa grande, vero? In realtà, stavolta, non c’è molto di cui gioire, perché l’insieme è inferiore alla somma delle parti. (Continua a leggere)

Il tour invernale di Terence Blanchard, attualmente in corso, ci presenta la nuova formazione del trombettista di New Orleans, l’E-Collective. Un gruppo di jazz elettrico, uso a ritmi funk e hip-hop, con Charles Altura (chitarra), Fabian Almazan (piano/tastiere, già da tempo assieme a Blanchard), Donald Ramsay (basso) e Oscar Seaton (batteria). La ‘Oscar Groove’ che segue è stata registrata lo scorso ottobre al Blue Note di Milano.


C’è chi preferisce la Verve, chi la Savoy, chi la Impulse e chi la ACT (tipo Martino Spreafico), ma se c’è una casa discografica che nell’immaginario comune è sinonimo di jazz, quella è la Blue Note. (Continua a leggere)

Rieccolo finalmente! Accompagnato dai fidatissimi Bryce Winston (sax) e Kendrick Scott (batteria), nella band da parecchi anni, dal pianista Fabian Almazan (già sul precedente ‘Choices’) e dal nuovo contrabbassista Joshua Crumbley, Blanchard ripercorre almeno in parte quei sentieri esplorati negli ottimi ‘Bounce’ e ‘Flow’, quindi post-bop deluxe, vivacissimo, ricco di colori diversi e con un’attenzione maniacale per il suono e la dinamica dei brani. E seguendo le orme di Art Blakey, il grande trombettista incoraggia i ragazzi a farsi avanti con composizioni originali: i loro diversi input, sotto la sua esperta e benevola guida, danno vita ad un visionario arco narrativo. Il disco si apre col pezzo omonimo, dall’atmosfera solare e positiva che parte su un ritmo boogaloo à la Lee Morgan e si evolve attraverso numerose variazione di suono e intensità. (Continua a leggere)

Uscirà il 28 Maggio ‘Magnetic’, il nuovo disco di Terence Blanchard. Sono della partita gli ormai fedeli Brice Winston (sax) e Kendrick Scott (batteria), il pianista Fabian Almazan (entrato nel quintetto nel precedente ‘Choices’) e il nuovissimo acquisto, il bassista Joshua Crumbly. In alcuni brani ci saranno ospiti come Ron Carter, Ravi Coltrane e Lionel Loueke (frequente collaboratore di Blanchard). Leggetevi queste informazioni durante l’ascolto della title track, messa a disposizone dalla Blue Note, e aspettatevi una recensione del disco da queste parti, prima o poi!

Appena saputo che a maggio sarebbe uscito il nuovo album di Terence Blanchard, mi sono fiondato su YouTube nella speranza di trovare qualcosa – prove, making of, qualsiasi cosa. Ed ecco questo filmato che qualcuno ha registrato durante il concerto di Detroit dello scorso anno: il quintetto del grande trombettista di New Orleans alle prese con materiale che comparirà sul prossimo ‘Magnetic’ – lo potete ascoltare negli ultimi quattro minuti di un’esibizione stellare.


Il bellissimo filmato che vi accingete a visionare viene dagli archivi di una tv tedesca. Fu girato in occasione del settantesimo compleanno di Art Blakey al festival di Leverkusen, ed è una vera goduria per una serie di motivi. Il primo, banalmente, è che si tratta di Art Blakey e dei Jazz Messengers, all’epoca composti da Brian Lynch (tromba), Javon Jackson (tenore), Donald Harrison (contralto), Frank Lacy (trombone), Essiet Okon Essiet (contrabbasso) e Geoff Keezer (piano); il secondo la parata di ospiti speciali, gente lanciata proprio da Blakey verso l’empireo che torna a festeggiare il maestro, e si parla di Freddie Hubbard, Wayne Shorter, Benny Golson, Walter Davis jr, Jackie McLean e Terence Blanchard; ‘Mr Blakey’, un divertente brano scritto appositamente da Horace Silver (che non aveva potuto partecipare) e cantato da Michelle Hendricks; infine, Roy Haynes dietro la batteria e Art al pianoforte per una bella versione del classico di Monk ‘In Walked Bud’. E poi, la musica dei Messengers… ma quella non si discute, giusto?