FREE FALL JAZZ

Kenny Garrett's Articles

Se i dischi di Kenny Garrett non sono sempre al massimo delle sue potenzialità (ok, è un parere personale), altra cosa sono i suoi concerti, sempre ricchi di energia, ritmo e coinvolgimento. Le quasi due ore che seguono, registrate nel 2015, lo ribadiscono! E buon weekend!


Dieci concerti in teatro per i dieci anni del Bologna Jazz Festival. Ma per l’edizione del decennale il festival jazz bolognese entrerà anche nei più rinomati live club cittadini, oltre ad avere estensioni fuori porta: a Ferrara, San Lazzaro di Savena e Pieve di Cento. Il Bologna Jazz Festival 2015 andrà in scena ogni sera dal 24 ottobre sino al 26 novembre: un mese ininterrotto di concerti, master class e altri eventi per una full immersion nella jazz life internazionale e italiana. (Continua a leggere)

Kenny Garrett non ama starsene con le mani in mano, ed infatti eccolo già di ritorno con un nuovo disco a meno di un anno dal buon ‘Seeds From The Underground’. Il nuovo album conferma la prodezza sassofonistica del buon Kenny (dote che nessuno si sognerebbe di contestare!), le sue capacità di compositore, la brillante compattezza della sua band, ospiti inclusi, e pure certi difetti ormai endemici. Si parla, per essere chiari, della solita vena etno-world-spiritualista che annacqua, ora più ora meno, la discografia del nostro da una vita, come di certi momenti sin troppo easy-listening. Certo, potrebbe essere un problema strettamente personale, cioè dell’orecchio di chi scrive, ma l’amaro in bocca resta, sebbene per pochi brani: (Continua a leggere)

Per ravvivare questo weekend, ecco un concerto del grandissimo Freddie Hubbard in quel di Ancona. La formazione comprende pure un giovanissimo Kenny Garret in forma smagliante, quindi prendetevi venti minuti per questa splendida versione di ‘Little Sunflower’!


Per chi scrive Kenny Garrett è sempre stato una sorta di grande incompiuto. Sassofonista di doti tecniche indiscutibili e grande riconoscibilità, compositore interessante e dotato di eccellenti intuizioni melodiche, non è forse mai riuscito come leader a fare il suo disco definitivo, complice una certa esecrabile tendenza allo smooth jazz e ad esangui contaminazioni world un po’ facilone. ‘Seeds From The Underground’, secondo album per Mack Avenue a quattro anni dall’incandescente live a tutto funk ‘Sketches Of MD’, ci mostra un Kenny a pieni giri alle prese col suo robustissimo post-bop. La formazione è molto affiatata: su tutti spicca l’eccellente piano di Benito Gonzalez che riecheggia molto McCoy Tyner e Danilo Perez, mentre il percussionista Rudy Bird dà una bella connotazione latineggiante a gran parte dei brani. Detto questo, detto della performance di gruppo, ovviamente stellare, occorre pure dire che non tutto è perfetto, purtroppo. Abbiamo autentiche palle di cannone come ‘Boogety Boogety’ e ‘J.Mac’, travolgenti eruzioni post-bop dove lo stile proprio di Garrett emerge in forma smagliante: melodie fresche ed ispirate, assoli acrobatici dallo sviluppo sempre imprevedibile ed originale, un vigore ritmico inarrestabile. (Continua a leggere)