FREE FALL JAZZ

Rob Mazurek's Articles

L’atteso ritorno del sassofonista svedese Mats Gustafsson è il primo asso nella manica della seconda parte di Centrodarte70. Gustafsson, già protagonista delle nostre rassegne con The Thing, con Spazio-Suono Lab, e più di recente con Fire!, suonerà in solitudine (sassofoni) venerdì 16 settembre, in esclusiva italiana. (Continua a leggere)

Dieci concerti in teatro per i dieci anni del Bologna Jazz Festival. Ma per l’edizione del decennale il festival jazz bolognese entrerà anche nei più rinomati live club cittadini, oltre ad avere estensioni fuori porta: a Ferrara, San Lazzaro di Savena e Pieve di Cento. Il Bologna Jazz Festival 2015 andrà in scena ogni sera dal 24 ottobre sino al 26 novembre: un mese ininterrotto di concerti, master class e altri eventi per una full immersion nella jazz life internazionale e italiana. (Continua a leggere)

Il nostro Maurizio Zorzi ve l’aveva già raccontato con parole e immagini, alla musica invece ci pensa, una volta di più, la sempre ottima Radio 3. Martedì sera (12 Marzo) andrà infatti in onda alle 20:30 la registrazione del concerto di Pharoah & The Underground che ha chiuso il festival di Saalfelden lo scorso 26 Agosto: occasione imperdibile per chi non ha potuto esserci.

Il tutto, come sempre, ascoltabile in FM, in streaming o tramite decoder digitale terrestre. (Continua a leggere)

Dopo il non esaltante, almeno per il sottoscritto, ‘Age Of Energy’ in duo con Chad Taylor (Chicago Underground Duo), nuova uscita per Rob Mazurek. Passate le stupende orge musicali del Sao Paulo Underground, sia su disco che dal vivo, questo è un disco fortemente jazz… E che disco! Uno dei più sorprendenti finora realizzati dal possente Rob, che farà felici quelli che lo hanno seguito e apprezzato negli ultimi decenni. Il solido quartetto messo assieme, Angelica Sanchez al piano, Matt Lux al basso e John Herdon alla batteria, oltre al leader alla cornetta,  sviluppa una musica fresca, che non cade mai nelle ovvietà di fraseggi jazz familiari. Anche nell’intro del brano iniziale, ‘Primitive Jupiter’, da una citazione pianistica stile Blue Note (rimando agli esordi di Rob?) si passa immediatamente allo sviluppo dell’estetica musicale di Mazurek, sostenuta dalla poliritmia di Herdon e dal pianismo della Sanchez. Si spazia da sonorità più free a quelle più intimistiche e sensibili nel giro di pochi attimi: non c’è tempo per rilassarsi, questa è una musica che richiede notevole impegno all’ascolto. (Continua a leggere)

Tornare a Saalfelden dopo quasi 30 anni, dove al posto del tendone poggiato su un prato, memore di antiche edizioni di Umbria Jazz “free”, trovi una sala congressi con annessa sala VIP e un locale adatto ad ascoltare musica, beh, non poteva che far piacere. Certo, nonostante l’ottima organizzazione di uno staff giovane e sempre interessato alle nuove proposte della scena, soprattutto nuovaiorchese, qualche problema resta sempre da risolvere, come la disponibilità delle sedie nella CongressHalle, ma alla fine risultano intoppi marginali.

La musica dunque. Si parte giovedì 23: lasciando perdere le proposte del Citystage, un tendone (ah, eccolo!) nella piazza principale, sia per la mancanza di interesse verso le stesse sia per mancanza di tempo, si parte dal Nexus, dove si presentano gli Shortcuts. Il Nexus è un piccolo teatro con balconata, annesso ad un delizioso e funzionale bar-ristorante molto accogliente, da qui parte il vero Jazz Festival giunto ormai alla sua 33° edizione. La proposta di apertura, coraggiosa, è il quartetto di Christian Muthspiel con guest Steve Swallow. L’idea di coniugare la musica del rinascimento con il jazz non è proprio nuova, anche se sviluppata per portare una improvvisazione dai colori free. Un progetto che, nonostante la presenza di Swallow e soprattutto di Tortillier al vibrafono, resta piuttosto freddo e distaccato dalla comunicazione con il pubblico. La seconda proposta, gli Steamboat Switzerland, è stata devastante dal punto di vista della potenza di suono: un organo, un basso elettrico e una batteria; per quelli che come me erano in prima fila, un impatto devastante. Qui il jazz e l’improvvisazione non c’entrano niente: un trio che si rifà a tanto rock progressivo anni ’70 senza sviluppare assolutamente niente, tutta la musica era scritta, il che fa pensare… Notevoli i pantaloni a zampa d’elefante del tastierista, che mi hanno fatto ricordare il gruppo glam rock degli Slade! (Continua a leggere)


L’appuntamento con i concerti della sempre ottima Radio 3 per questa settimana è spostato a mercoledì 11 Gennaio: alle 20:30 sarà possibile ascoltare il concerto della Exploding Star Orchestra di Rob Mazurek  registrato lo scorso 4 Settembre al festival di Sant’Anna Arresi in Sardegna.

Non ci sarà Greg Ward, che pure bazzicava quel giro, ma la formazione è sempre composita e meritevole: Nicole Mitchell (flauto), Matt Bauder (ance), Jeb Bishop (trombone), Carrie Biolo (vibrafono), Jeff Kowalkowski (piano), Matthew Lux (basso), John Herndon (batteria), Damon Locks (voce), Angelica Sanchez-Malaby (Piano). Oltre, ovviamente, alla cornetta del capoccia Mazurek, per un po’ di jazz dal sapore cosmico e fricchettone (nell’accezione migliore del termine).

Come sempre, il tutto sarà ascoltabile in AM/FM, tramite decoder digitale terrestre o in streaming sul sito di Radio 3.

Concludiamo con un tubo, tanto per gradire.
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Venerdì 21 ottobre (domani sera, in effetti) la sempre ottima Radio 3 trasmetterà in diretta dal Jazz And Wine Of Peace Festival di Cormòns (Gorizia) l’esibizione di Rob Mazurek, eccellente “sperimentatore” di Chicago con l’hard bop nel cuore. Oltre alla cornetta di Mazurek, per l’occasione il quartetto vedrà impegnati Jason Adasiewicz al vibrafono, John Herndon alla batteria e l’ospite Nicole Mitchell al flauto. (Continua a leggere)