FREE FALL JAZZ

Archive for " agosto, 2015 "

Ascoltando questo disco ho avuto impressioni contrastanti. Terrò il dolce alla fine, iniziando con un poco di veleno. Premetto che non amo affatto il tango, men che meno la musica di Piazzolla che purtroppo fa capolino, ed ancor meno il tango in salsa jazz. Ammetto dunque di partire prevenuto nell’ascolto. Credo però che a prescindere dai miei gusti personali ci siano qua e là delle ingenuità strutturali nei brani, una certa mancanza di feeling dovuta certamente ad una registrazione a tracce separate e non “live” (nonostante l’ottima qualità audio), la presenza in scaletta di brani banali come Oblivion e Libertango…voglio dire, anche nel tanto odiato repertorio di Piazzola si poteva andare a pescare qualcosa di meno scontato! Detto questo le composizioni originali, che spesso presentano diversi quadri, come in un susseguirsi di scene, sono davvero interessanti. (Continua a leggere)

Ci siamo: il 18 settembre uscirà, su Ropeadope Records il nuovissimo album di Christian Scott, intitolato ‘Stretch Music’. Alla guida di una formazione estesa, il trombettista di New Orleans, uno dei più interessanti musicisti del jazz odierno che su queste pagine ha trovato spesso asilo, si presenta con undici nuovi brani che non vediamo l’ora di sentire. ‘West Of The West’ è l’anteprima disponibile oggi, e dal player incorporato trovate già il link per effettuare il preordine del disco.


Ci sono un italiano, due argentini e un americano: sembra l’inizio di una barzelletta, ma le intenzioni di questo quartetto di stanza ad Amsterdam in realtà sono serissime. L’italiano è il contraltista Christian Ferlaino, e proprio di recente lo abbiamo ospitato sulle nostre pagine per approfondire il discorso sia sui New Dog che sul resto delle sue attività.

Il carlino a due teste che campeggia in copertina e dà il titolo all’album è un modo simpaticamente efficace per rappresentare la proposta di questa formazione, che vede la sua doppia testa proprio nell’alto di Ferlaino e nel tenore dell’argentino Natalio Sued. (Continua a leggere)

Vijay Iyer ha messo su pure un sestetto, che ci auguriamo di poter sentire prima o poi pure su disco. Assieme al pianista troviamo musicisti rinomati come Steve Lehman (contralto e soprano), Mark Shim (tenore), Harish Raghavan (contrabbasso), Graham Hayes (tromba e cornetta) e Tyshawn Sorey (batteria). Il risultato si inserisce in certa musica newyorkese aguzza ed intellettuale, ma non priva di fascino ed interesse.


Il batterista Ettore Fioravanti tra i protagonisti della 35^edizione del Roccella Jazz Festival: lunedì 17 agosto alle ore 23 sarà in concerto all’Anfiteatro di Siderno (RC) insieme ai musicisti dell’Ettore Fioravanti 4tet – il sassofonista Marcello Allulli, il chitarrista Francesco Poeti e il contrabbassista Riccardo Gola - con cui presenterà i brani del suo ultimo album “Traditori” uscito lo scorso ottobre con l’etichetta AlfaMusic. (Continua a leggere)

Noi facciamo bisboccia di quella pesante, sulla spiaggia privata della FFJ Mansion. Al punto che saremo presto ridotti da buttare via. Eh sì, inutile nasconderci dietro a un dito. Ma in fin dei conti non l’abbiamo mai fatto, ora che ci penso… dev’essere il quarto mojito a stomaco vuoto che inizia a fare effetto. Vabbeh, un po’ di Karl Denson a tutto volume e risiamo a posto (forse)! Buon ferragosto dalla redazione di FFJ!


Quale tipo di patrimonio culturale costituisca la tradizione musicale accademica occidentale è dato noto più o meno a tutti, anche a coloro che non la frequentano abitualmente. In Italia si accusa spesso il contesto accademico di essere centripeto se non addirittura retrivo, di essere poco incline a capire, accettare o valutare tutto ciò che gli appare esotico, eccentrico, esogeno, tutto ciò che non rientra nel Canone. (Continua a leggere)

È sempre più frequente sentire intorno al jazz discorsi che tendono a rimarcare più che la centralità del contributo afro-americano, di quello europeo, in una sorta di revisionismo storico e critico da tempo in corso che come minimo lascia perplessi. (Continua a leggere)

Facciamo una chiacchierata con un bravo sassofonista italiano che è doppiamente emigrato. Il calabrese Christian Ferlaino ha trascorso infatti molti anni a Bologna, anni fruttuosi vista la sua militanza nei Comanda Barabba. Di seguito il nostro eroe valicando le Alpi con sprezzo del pericolo, si trasferisce ad Amsterdam, dove attualmente lavora. (Continua a leggere)

Durante le ferie la voglia di scrivere recensioni è al minimo storico, ma un po’ di news invece costano poco sforzo e pure qui da bordo piscina, con poco disagio, è possibile poggiare il mojito e farsi portare il tablet da una prosperosa assistente per digitare qualcosina. (Continua a leggere)

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