FREE FALL JAZZ

Archive for " luglio, 2015 "

Quando Al Jarreau sale sul palco zoppicante, aiutato non solo da un bastone ma anche da un paio di assistenti, il primo pensiero è che il tempo non sia stato troppo clemente con lui. Vederlo muoversi con fatica, non sappiamo se come strascico dei problemi di salute di qualche anno fa o per qualche infortunio dell’ultimo minuto, è uno spettacolo ai limiti dello struggente. Per un attimo il pubblico (piuttosto numeroso invero) si chiede se valga la pena insistere così, se a 75 anni e con un fisico piuttosto provato non sia meglio restare a casa e godersi attività meno spossanti di un tour in giro per il mondo (sarà in Europa per tutto Luglio, poi date a intermittenza negli Stati Uniti fissate fino a Novembre. Persino una capatina in Brasile al Rock In Rio!). Il buon Al, coppola alla Brian Johnson in testa e cravatta a fantasia viola al collo, ci mette poco però a zittirci (Continua a leggere)

ANTEPRIMA MONDIALE DELLA PERFORMANCE DI JOAN JONAS A VENEZIA CON IL PIANISTA E COMPOSITORE JAZZ JASON MORAN

They Come to Us without a Word II presentata congiuntamente alla mostra di Joan Jonas al Padiglione Stati Uniti della 56 . Esposizione Internazionale d’Arte – la Biennale di Venezia. (Continua a leggere)

Nello scenario italiano degli anni ’70 si muovevano pure gli Sway, formazione capitanata dal bravo Sante Palumbo (piano e piano elettrico) che esplorava alcune delle sonorità jazz più popolari del tempo con umiltà e passione, senza timori riverenziali. Assime a lui troviamo il contrabbassista Marco Ratti, il batterista Lino Liguori, il chitarrista Sergio Farina e il sassofonista/flautista argentino Hugo Heredia; nel loro primo e unico disco, uscito originariamente per la microscopica Cipiti e solo recentemente ristampato da Markuee, gli Sway incrociano il linguaggio del jazz elettrico con quello di certo rock progressivo, genere popolarissimo in Italia su cui si sono formati centinaia di musicisti. (Continua a leggere)

Kamasi Washington, nel mese di novembre, effettuerà tre concerti in Italia: 9/11 (Locomitiv, Bologna), 10/11 (Monk, Roma), 11/11 (Tunnel, Milano). Da notare come nessuno dei tre posti sia il tipico jazz club – che sia una scelta precisa dei promoter o un caso non è dato saperlo, sebbene non stupirebbe troppo la prima scelta. Il sassofonista californiano infatti, forte dell’intraprendente Brainfeeder, sembra intenzionato a riportare un po’ il jazz come si deve fra i più giovani, e noi non possiamo fare altro che applaudire la sua scelta. E intanto ci organizziamo per vederne almeno uno!

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