FREE FALL JAZZ

Greg Osby's Articles


Il Birdland riaperto da una trentina d’anni a questa parte non sarà proprio l’originale in cui si esibiva il buon vecchio Charlie, ma resta a suo modo un’istituzione. Come istituzione possiamo definire anche Jim Hall, classe 1930, veterano della chitarra jazz mai sufficientemente elogiato, che per questa nuova uscita si affida, come sua consuetudine da qualche anno a questa parte, al sito di crowdfunding ArtistShare (tramite il quale è fresco di produzione anche ‘Live! Vol. 2-4’, box set triplo che raccoglie i brani rimasti fuori dallo storico ‘Jim Hall Live!’ del 1975).
‘Live At Birdland’ (registrato nel Novembre del 2010) gioca sul sicuro a partire dal titolo, ma anche dai musicisti coinvolti: attorno al chitarrista troviamo infatti la collaudatissima sezione ritmica formata da Steve LaSpina (basso) e Joey Baron (batteria), entrambi con lui sin dagli anni ’80, e il sax contralto di Greg Osby (Continua a leggere)

Greg Osby è uno dei più interessanti leader del jazz moderno. Uno di quelli dotati di una visione progettuale della propria musica e della propria carriera, aperto a nuove sfide e collaborazioni e, non ultimo, grande talent scout. Prova ne sia questo concerto, risalente a quasi vent’anni fa,che vede in formazione i giovanissimi Jason Moran ed Eric Harland, assieme al leader e al poderoso contrabbassista Calvin Jones: si tratta di mainstream jazz evoluto e sottilmente cerebrale, in forma di intelligenti riletture di standard.


Ad oggi, ’9 Levels’ è l’ultima uscita di Greg Osby, quel brillantissimo sassofonista il cui apporto alla causa del jazz (come strumentista, compositore e scopritore di talenti – i casi di Stefon Harris, Jason Moran ed Eric Harland parlano chiaro) sarebbe meritevole di maggior considerazione. Primo album pubblicato per la sua Inner Circle Music dopo quindi anni di militanza in casa Blue Note, ’9 Levels’ contiene tutti i marchi di fabbrica del sassofonista del Missouri: ritmi e metri bizzarri intersecati con precisione geometrica, un sax zigzagante, inflessioni blues che entrano ed escono da serpentine di note asciutte e taglienti, un originale impasto timbrico. E per inaugurare la nuova fase creativa, ecco pure una formazione nuova di zecca, fatta di giovani e motivati musicisti.

I nuovi brani di Osby sono, al solito, sibillini e disorientanti; sax, chitarra e piano si rincorrono o si affiancano di continuo, colorando le varie sezioni in maniera sempre diversa, sia che armonizzino insieme sia che si lancino in contrappunti intricati. (Continua a leggere)