FREE FALL JAZZ

Giovanni Guidi's Articles

Erano anni che non mi avvicinavo più all’ECM. La curiosità di sentire il SoupStar, che dal vivo mi ha sempre emozionato, con l’aggiunta di due musicisti come Louis Sclavis e Gerald Cleaver mi fatto saltare l’ostacolo. Inoltre anche la presenza di un brano che amo, Ida Lupino, ha fatto da par suo. Nonostante queste premesse, il disco purtroppo conferma le stesse caratteristiche “nordiche” dell’ECM. Suonato e registrato benissimo beninteso, ma che non riesce a emozionare. Peccato perchè dal pezzo iniziale, What We Talk About When We Talk About Love, un incedere su piano e batteria ipnotico dove il trombone di Petrella si inserisce benissimo, fino a Ida Lupino, le premesse per un gran disco c’erano tutte. L’ottima intesa tra i musicisti, rende l’ascolto molto piacevole anche se molto riflessivo, i colori e i ritmi si sovrappongo in maniera ottimale. (Continua a leggere)

Dopo la non convincente apparizione dell’altra estate al Festival di Saalfelden (vedi articolo) ho preso un po’ con le pinze questo concerto. E invece, cambiando leggermente personale (al posto di Francesco Ponticelli al basso un ben più consistente Thomas Morgan) e suonando in tour, la formazione è diventata molto più coesa. Di questa cosa ne ho anche parlato con Giovanni stesso, che ne era consapevole. Quello che lamentavo del concerto in Austria era la mancanza di progettualità e di leadership, cosa che invece a Mestre si è creata, anche se ce n’è ancora di strada da farne. (Continua a leggere)