FREE FALL JAZZ

Molti di voi, probabilmente, avranno conosciuto Jonathan Blake come batterista dell’eccellente quintetto di Tom Harrell, ruolo che ricopre ormai da diversi anni. Non solo, perché può vantare pure collaborazioni con Kenny Barron, David Sanchez, la Mingus Big Band e altri ancora, in una carriera che ha ormai superato i quindici anni. Può sorprendere che solo adesso arrivi il suo esordio da leader, intitolato non a caso ‘The Eleventh Hour’, un modo di dire traducibile come ‘quasi troppo tardi’. Jonathan ha formato un bel quintetto (Jaleel Shaw al contralto, Mark Turner al tenore, Kevin Hays al piano e Ben Street al basso) cui si aggiungono, di volta in volta, vari ospiti che forniscono un contributo molto azzeccato alle necessità del pezzo; il tutto nel segno di un linguaggio mainstream intelligente ed eclettico dal suono spesso arioso, pure nei momenti più energici. Spicca Gregoire Maret, per il semplice fatto che l’armonica a bocca non è uno strumento così diffuso: la title track e ‘Canvas’, con Robert Glasper al piano elettrico, guadagnano grazie a lui un curioso feeling fuori dal tempo con la sovrapposizione di colori funky anni ’70 e blues rurali su un impianto del tutto moderno. Troviamo poi brani dal carattere rilassato come ‘Time To Kill’ (nonostante il titolo!), con uno Shaw molto lirico, altri aggressivi e trascinanti come la tortuosa ‘Of Things To Come’ in quartetto pianoless o il post-bop denso e swingante ‘Blue News’, illuminato da un bellissimo assolo di Harrell, e infine pure episodi più astratti e labirintici, per certi versi accostabili allo stile di Greg Osby: parliamo di ‘Freefall’, ‘No Left Turn’, ‘Clues’ (quest’ultima dai tratti monk-iani evidenti).

Abile compositore e batterista super, Blake si dimostra pure leader perfetto per i suoi talentuosi compagni. Che offrono una grande prova, ovviamente, dal piano discreto di Hayes agli splendidi sax di Shaw e Turner, perfettamente complementari nelle reciproche differenze di suono e fraseggio (‘hot & cold’, direbbe Katy Perry). Ci piace ‘The Eleventh Hour’, ci piace…
(Negrodeath)

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