FREE FALL JAZZ

Nicola Pisani's Articles

Sassofonista iper-post-modale dalla notevole cattiveria, direttore di grandi orchestre con cori annessi, compositore, direttore artistico (ricordiamo tra gli altri i festival Jazz E Altro, Oltre Il Jazz e Paola In Jazz), ex sindacalista tuttora incazzato, coordinatore del Dipartimento di Jazz del Conservatorio di Cosenza, padre affettuoso e marito fedele. Nicola Pisani è certamente un personaggio da intervistare: ecco cosa ne è uscito fuori.

Ho ascoltato con curiosità il disco ‘Sequenze Armoniche – Some Gregorian Reflections’ della Dolmen Orchestra (da te diretta): vuoi parlarci un po’ della sua genesi?
Nasce per caso, come molte cose che rimangono poi nella tua vita. Mi piace comporre per organici grandi, pescare in tutto ciò che mi incuriosisce, interagire con gli altri e soprattutto condividerne i processi creativi. La Dolmen era un laboratorio di improvvisazione e composizione, e tutto nasce dalla curiosità di unire questo con le grandi cattedrali romaniche che abbiamo in Puglia. Mettici il mio passato da corista, la necessità di avere un forte stimolo creativo da qualcosa che avesse a che fare con il mio territorio e la mia storia musicale, risultato in un leit motif o cantus firmus, che dir si voglia: il gregoriano ‘Victimae Paschali Laudes’, bistrattato da un gruppo di jazzaroli ed eseguito in bellissime cattedrali, quelle di Barletta, Bari e Molfetta, il tutto impreziosito da Michel Godard, John Surman e Linda Bsirì. (Continua a leggere)