FREE FALL JAZZ

“A Miracle”, “A great work of art”, “A world-class singer” – così venivano acclamati e osannati dalla critica internazionale ‘Voyge’ e ‘Same Girl’, quest’ultimo premiato nel 2011 con il Prix du Jazz Vocal in Francia e con l’ECHO in Germania. Youn Sun Nah, classe 1969, coreana di nascita, parigina d’adozione, non sbaglia un colpo. Ormai colonna portante del catalogo ACT (‘Same Girl’ vende 150.000 copie, numeri da far invidia anche all’industria pop, di questi tempi), può vantare una camaleontica capacità di intendere ed esprimere la musica senza confini geografici e stilistici. Carillon, musica tradizionale coreana, nujazz, fino ad arrivare ai Metallica (dei quali ha ripreso, su ‘Same Girl’, ‘Enter Sandman‘): Nah modella la voce, ora potente, ora calda, ora acuta e tagliente, portando il pubblico in un susseguirsi di sensazioni diverse per ogni pezzo, coinvolgendolo in una comunicazione commovente e potente allo stesso tempo. 

‘Lento’, uscito il 22 Marzo scorso, occupa già la prima posizione nelle classifiche settoriali di iTunes Francia, iTunes Germania e Amazon Germania. Leggermente più ammiccante a una struttura e a un arrangiamento jazz pop rispetto ai predecessori, il disco è in perfetto stile Nah: un progetto dalle sfaccettate sonorità che viaggia attraverso l’elettronica dei NIN, il country di ‘Ghost Rider In The Sky’, la classica di Scriabin con il Prelude Nr. 4, e, immancabile, la musica tradizionale coreana che la cantante interpreta con una dolcezza e un’eleganza senza fronzoli (cantando mentre fa girare un carillon). Tutto questo viene perfettamente ridimensionato nell’elegante cornice strutturale e armonica del vocal jazz, di cui Nah è ormai portabandiera.

Cornice che deve la sua solidità e armonia anche a un ensemble coi fiocchi. Se il rapporto con il formidabile chitarrista svedese Ulf Wakenius è ormai consacrato (‘Momento Magico’, che fa il verso a ‘Breakfast in Baghdad’ di ‘Same girl’, ne è un palpabile esempio), ‘Lento’ vede la partecipazione di grandi artisti del calibro di Lars Danielsson (eccentrico nonché immenso contrabbassista, compositore e produttore svedese, con la ACT fin dagli albori, già con Nah per i precedenti album) e Vincent Peirani (giovane e virtuoso fisarmonicista francese, ‘Thrill Box’ è il suo primo album da leader in casa ACT). Xavier Desandre-Navarre alle percussioni, tiene delicatamente il ritmo. 

Un disco intenso dallo stile contemporaneo, un nuovo must have by ACT. (Martino A.L. Spreafico)

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