FREE FALL JAZZ

Non si scappa: anche quest’anno il 31 Dicembre su FFJ dobbiamo celebrare al ritmo di tastierone anni ’80 suonate da platinati capelloni svedesi. Anche perchè personalmente, per una serie di interminabili impegni collaterali, quest’anno ho imbrattato pochissimo queste pagine virtuali, dunque a scrivere almeno queste righe consuete ci tenevo particolarmente. Le “non regole” su cui ci basiamo per la compilazione delle classifiche dei nostri dischi preferiti sono le solite e probabilmente le avrete imparate, ma è bene ribadire: numero di preferenze variabile, categorie un po’ a discrezione di ciascuno. Ovviamente chi per un motivo o per l’altro non ha partecipato, è sempre parte della nostra insolita famiglia.

Anche quest’anno abbiamo due vincitori: Jonathan Finlayson e Logan Richardson si prendono lo stesso numero di preferenze e, anche se siamo un campione molto parziale (eufemismo), dimostrano lo stato di salute del jazz “giovane” (vabbè che entrambi hanno già superato la trentina, ma avete capito).

Mi dilungherei ulteriormente, ma a pochi metri di distanza mi aspetta una torta da farcire in vista di stasera, quindi perdonate l’edizione stringata.

Buon capodanno con Gigi D’Alessio a tutti e speriamo che il 2017 porti ancora più bei dischi di questa già ottima annata!


NEGRODEATH
 

Migliori (ordine casuale):

Logan Richardson “Shift”

JD Allen “Americana”

Jason Palmer “Beauty’n’Numbers” ma pure “City Of Poets”

Arturo O’Farrill “Boss Level”

Orrin Evans “#Knowingishalfthebattle” (c’ha proprio l’hashtag nel titolo)

Darcy James Argue “Real Enemies”

Russell Gunn “The Sirius Mystery”

Mary Halvorson “Away With You”

George Burton “The Truth Of What I Am”

Wadada Leo Smith “America’s National Parks”

Herlin Riley “New Direction”

Jonathan Finlayson “Moving Still”

Ralph Peterson “Dream Deferred”

Renee Rosnes “Written In The Rocks”

Ristamperia/archivieria top: Errol Garner “Ready Take One”, Thad Jones/Mel Lewis Orchestra “All My Yesterdays”

Non entra in classifica solo perché è del 2015 e l’ho scoperto un mese troppo tardi ma lo devo troppo segnalare perché è bellissimo: Keith Brown “The Journey”

Dischi deludenti: Avishai Cohen “Into The Silence”, Henry Threadgill “Old Locks And Irregular Verbs”

 

EMA

(In ordine di preferenza):

Steve Lehman – Sélébéyone

Esperanza Spalding – Emily’s D+Evolution

Peter Evans Quintet – Genesis

Metá Metá – MM3

Nate Wooley – Argonautica

Jonathan Finlayson & Sicilian Defense – Moving Still

Tyshawn Sorey – The Inner Spectrum of Variables

Logan Richardson – Shift

LUME – Xabregas 10

Vijay Iyer & Wadada Leo Smith – A Cosmic Rhythm With Each Stroke

 

NICO TOSCANI

(Ordine casuale a parte il primo):

Steve Lehman – Sélébéyone

Peter Evans Quintet – Genesis

Jonathan Finlayson – Moving Still

Jason Palmer – Beauty’N’Numbers

Esperanza Spalding – Emily’s D+Evolution

Mary Halvorson – Away With You

Logan Richardson – Shift

Tyshawn Sorey – The Inner Spectrum of Variables

 

MAURIZIO ZORZI

MIGLIORI STRANIERI
Henry Threadgill Old Locks and Irregular Verbs (PI Recordings)
The Claudia Quintet Super Petite (Cuneiforme)
Larry Young in Paris (Resonance Records)
West Coast Chamber Jazz Trio L.A. Strictly Confidential (Ictus)

MENZIONE ONORE
Burning Ghosts same (Orenda)
Evan Parker/Andrea Centazzo duets71977 (Ictus)
Daunik Lazro/Joe McPhee The Cerkno Concert (Klopotec)
Stan Getz Moments in Time (Resonance Records)
Stan Getz & Jam Gilberto ’76 (Resonance Records)
Bill Evans Some Other Time (Resonance Records)

MIGLIORI ITALIANI
Cristiano Calcagnile Multikulti Cherry on (Caligola)
Gabriele Mitelli/Pasquale Mirra Water Stress (Caligola)
Andrea Massaria & Bruce Ditmas The Music Of Carla Bley (Nusica.org)

MENZIONE ONORE
Hyper+ & Amir ElSaafar Saadif (Nusica.org)
Alessia Obino Deep Changes (Caligola)
Lanfranco Malaguti Why Not? (Splash Records)
Luciano Caruso Apnea (Setola di Maiale)
Disorder at the Border Plays Ornette (Not Two Records)

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