FREE FALL JAZZ

La presenza di Eric Revis in alcuni tra i più significativi gruppi del jazz contemporaneo, in molti casi agli antipodi stilistici fra loro, indica nel contrabbassista californiano una figura tra le più duttili e capaci della scena odierna.

Revis è nato a Los Angeles nel 1967 e cresciuto poi in Texas. Ha iniziato come bassista rock, in seguito attratto dall’intera storia della musica afroamericana, dallo swing all’hardbop all’avanguardia dell’AACM. Nei primi anni 90 ha studiato con Ellis Marsalis e nel ’93 si è stabilito a New York dove ha sviluppato il suo stile nel gruppo di Betty Carter. Qualche anno dopo, tramite il consiglio del trombettista Russell Gunn, Branford Marsalis ingaggia Revis nel suo quartetto. Da allora, le avventure discografiche e concertistiche con Branford fanno maturare Revis ma non lo distolgono da un interesse onnivoro verso ogni forma di musica improvvisata.

Del 2004 è il suo primo album da leader (“Tales of the Stuttering Mime”), che ospita tra gli altri JD Allen, Orrin Evans, Jeff Tain Watts. Seguirà “Laughter’s Necklace Of Tears” nel 2008. Nel mezzo (2006) Revis aveva inciso nella band di Steve Coleman “Weaving Symbolics”.

Negli ultimi cinque anni l’interesse di Revis per l’avant-jazz si fa più intenso. Così, accanto ai lavori con Marsalis, o Kurt Rosenwinkel, il bassista conduce una ricerca simultanea più avanzata che sfocia nell’album “Parallax”, con un gruppo che comprende Ken Vandermark, Jason Moran e Nasheet Waits. Oppure nel trio cooperativo Tarbaby (con Orrin Evans e Nasheet Waits), fino all’importante collaborazione con Peter Brötzmann, ancora in trio con Waits.

Il trio di scena stasera nasce nel 2013, inizialmente con Andrew Cyrille alla batteria, e incide “City of Asylum”. Nel 2014 altro ottimo lavoro di Revis con “In Memory of Things Yet Seen”.

Per esplorare l’insieme di sfumature di questa musica per trio basso-piano-batteria è stata felice la scelta della pianista canadese (ma a New York da anni) Kris Davis, straordinario talento sia come solista che come compositrice, in grado di affrontare un ampio spettro di situazioni musicali.

John Betsch è batterista fantasioso e solido. Di una diversa generazione (è nato nel 1945), ha studiato con Max Roach e collaborato con tantissimi jazzisti, tra i quali Marion Brown, Henry Threadgill, Mal Waldron, Jim Pepper. È stato batterista nei gruppi di Steve Lacy dai primi anni 90 fino alla scomparsa del sassofonista.

 

Info e prenotazioni: CENTRO D’ARTE DEGLI STUDENTI DELL’UNIVERSITÀ DI PADOVA

tel. 049 8071370 – fax 049 8070068 – e-mail info@centrodarte.it – www.centrodarte.it

 

Biglietti

Interi € 12

Ridotti € 10

Studenti Università € 5

Studenti Università di Padova € 1

 

Luogo Concerto
Cinema Torresino
Via del Torresino 2, Padova

 

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