FREE FALL JAZZ

Foto: Shari Carrie Addams

Com’è ormai prassi per i musicisti jazz italiani che non siano i soliti quattro o cinque grandi nomi, il concerto del trio di Lorenzo Capello si è svolto fra prosciutti e prosecchi, nella cornice (invero incantevole) offerta da La Bottega di Marina di Pietrasanta. Messi da parte link e desideri di farci offrire qualcosa la prossima volta, possiamo passare alla musica. L’eccentrico post-bop di Capello, già recensito qui a suo tempo, riesce a mantenere intatte le sue caratteristiche anche nel trio, completato da Lorenzo Paesani (piano elettrico) e Michele Anelli (contrabbasso): le atmosfere grottesche e un po’ surreali, i brani strutturati come un fluido susseguirsi di vignette e situazioni contrastanti. Grande attenzione alla dinamica dei pezzi, tutti quanti di lunga durata e ricchi di variazioni di suono e intensità – un segno evidente della grande intesa fra i tre musicisti! Il piano elettrico dà inoltre una piacevole tinta soul/funk, soprattutto nei momenti più accesi e ritmati, quando la batteria inclina quasi verso il rock. Succede, per esempio, nella lunga e vigorosa versione di ‘Everdybody’s Drug’, ma anche in una rilettura davvero riuscita di ‘Blue Monk’, che diventa un accidentato e onirico soul jazz dall’andamento sghembo e irregolare. Altro pezzo forte ‘Il Circo Di Fine Anno’, in bilico fra atmosfere circensi e citazioni improvvise di Leonard Bernstein (persino cantata, nel finale). In conclusione, ottimo concerto. Restano ancora alcune date, approfittatene!
(Negrodeath)

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