FREE FALL JAZZ

Il 2017 è appena nato ed esce, pubblicato dalla JandoMusic/ViaVenetoJazz, “A beautiful Story”, ultima fatica di Rosario Bonaccorso che, con il suo quartetto (D.Rubino, E.Zanisi e A. Paternesi), ci offre 12 sue inedite composizioni. Atmosfere delicate, sonorità dolci, sono il leit motiv di quest’opera che presenta, da subito, peculiarità e scelte stilistiche molto precise. I temi sono molto semplici, a volte leggeri e sovente malinconici, hanno il ruolo di colorare timbricamente momenti in cui il quartetto è pensato come un’orchestra novecentesca. Ricorrono, in tutto il CD, espedienti motivici poco sviluppati, ma funzionali alla resa sonora collettiva. Quest’attitudine condiziona anche gli assoli che sviluppano poco l’aspetto ritmico/melodico per rimanere ancorati alla visione d’insieme. C’è un netto rifiuto del virtuosismo in favore di un’essenzialità, sia in fase compositiva che nella prassi.

Emerge un’esigenza di contemplazione alimentata da un atteggiamento creativo vicino al mondo delle colonne sonore. I brani appaiono come canzoni che commentano immagini, ben descritte con sonorità quieta e con dinamiche delicate, che raramente scuotono l’ambiente sonoro. Tecnicamente Bonaccorso impiega con estremo gusto l’uso dei pedali e punta sull’intreccio tra le voci, soprattutto Rubino e Zanisi sono chiamati a interagire tra loro e con il contrabbasso, strumento portante e protagonista in ogni composizione. A Paternesi il ruolo di accompagnare e dare sonorità al progetto, senza mai, purtroppo, avere ruoli da solista. La sua batteria è contaminata soprattutto da ritmi latini che propone con estremo gusto.

“A Beautiful Story”, “My Italian Art of Jazz” e “You me nobody else” sono ballads dai toni dolci e malinconici; “Come l’acqua tra le dita”, “Der Walfish”, “Storia di una farfalla” e “Tango per Pablo”, sono caratterizzate da influenze fusion e , a tratti, shorteriane.

“Duccidu”, “Minus One” e “Freddie” sono un po’ più movimentate, con una molto velata aggressività.

La bossa nova “Lulù e la luna” propone un bel dialogo tra contrabbasso e pianoforte e “This is for you” è l’unica ad avere una componente blue.

Quest’ultimo carattere e assoli importanti, sono i grandi assenti, Bonaccorso vuole chiaramente evocare sensazioni tenui, poche le tensioni drammatiche, anche nelle parti più free; è sempre mantenuta una certa leggerezza.

Punto di forza, invece, la scelta “orchestrale”, efficace l’impasto fra i timbri.

Dal punto di vista della produzione, peccato il troppo reverbero che, in alcuni passi, affligge il flicorno, talmente eccessivo da nasconderne, occasionalmente, l’intonazione.

Sempre estremamente godibile, invece, il contrabbasso di Rosario Bonaccorso, timone di questo progetto, il suo gusto e la sua perizia impreziosiscono anche quest’ultimo lavoro.
(Paul76)

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