FREE FALL JAZZ

Fra i più interessanti pianisti contemporanei, Luis Perdomo si è distinto innanzitutto per il suo lavoro al fianco di Miguel Zenon (e altri). Meno per una carriera solista di tutto rilievo, caratterizzata da una visione musicale in cui l’aspetto latino assume più i connotati di passione ed intensità espressiva, prima ancora che di intrecci ritmici e melodie particolari. Aspetti che non mancano, sia chiaro, ma in maniera quasi subliminale. ‘Spirits And Warriors’, quarta uscita per Criss Cross, vede il venezuelano alla guida di un quintetto eccezionale in cui svettano la potenza ritmica e l’inventiva del veterano batterista Billy Hart e una frontline senza confini: la liquida tromba di Alex Sipiagin e il poderoso sax di Mark Shim sono un vero e proprio torrente di soluzioni inventive e originali, senza mai perdere d’occhio l’orecchiabilità di fondo e un ideale rispetto fra le proporzioni (altre caratteristiche tipiche della produzione di Perdomo). Piatto forte dell’album è la suite in sei parti che gli dà il titolo, dove momenti esplosivi ed energici lasciano naturalmente il posto ad altri più intimi, riflessivi, costruiti sul tocco leggero e sfumato del pianista, lo sviluppo di splendidi temi melodici dal gusto di romanza e ricercati impasti timbrici dei momenti d’insieme. Coinvolgente, espressivo, ricco di invenzioni ed estremamente piacevole, ‘Spirits And Warriors’ è l’ennesimo ottimo lavoro di questo grande musicista, all’insegna dell’evoluto post-bop contemporaneo.
(Negrodeath)

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