Anno 1964. Eric Dolphy ha appena terminato il tour europeo con Charles Mingus e si prepara ad organizzarne uno tutto suo. L’amico sassofonista Nathan Davis era stato incaricato di mettere assieme una band all-star per l’occasione, scegliendo accuratamente fra i giovani talenti della scena americana: Woody Shaw, Bobby Hutcherson, Richard Davis, Billy Higgins. La morte di Dolphy mandò tutto a monte, tuttavia Woody Shaw andò lo stesso a Parigi e restò lì per un po’, suonando con musicisti europei finché non iniziò a sentire nostalgia per casa e per i suoi amici – fra questi, spiccavano su tutti il batterista Billy Brooks e l’organista Larry Young. E nonostante lo scetticismo di Davis, che non amava molto l’organo, Shaw riuscì a portare i suoi amici in Francia, insistendo sull’originalità dello stile di Young, così diverso dal tipico organo à la Jimmy Smith. Il neonato quartetto prova e suona dal vivo molte volte nel periodo parigino: sarà in queste sessioni che verrà messa a punto, almeno a livello embrionale, la concezione musicale ascoltata successivamente nel capolavoro ‘Unity’, inciso da Larry Young nel 1965 con Joe Henderson ed Elvin Jones al posto di Nathan Davis e Billy Brooks.

Fino a poco tempo fa potevamo solo immaginare la musica suonata dai quattro giovani leoni a Parigi, oggi però possiamo finalmente ascoltare con le nostre orecchie. Negli archivi dell’emittente ORTF sono state ritrovate le registrazioni di Woody Shaw e Larry Young assieme a musicisti americani e non, fra cui i francesi Jean-Claude Fohrenbach (sax), Jack Dieval (piano) e Jacques B. Hess (basso), l’italiano Franco Manzecchi (batteria), il giamaicano Sonny Grey (tromba) e il guadalupense Jacky Bamboo (percussioni). L’album, appena uscito per Resonance Records, si chiama ‘Larry Young In Paris – The ORTF Sessions’, è doppio e comprende pure un libretto di 68 pagine con saggi di John McLaughlin, Larry Young III (figlio di Larry), Dr. Lonnie Smith e altri ancora. Preso in arrivo pure la versione in vinile. Siamo pronti!
(Negrodeath)

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