FREE FALL JAZZ

Il nuovo disco di Terence Blanchard mette in evidenza fin dalla copertina il nome della neonata band, E-Collective, come a segnare un nuovo inizio. E in effetti dei fedeli accompagnatori che avevano seguito il trombettista nell’ultimo decennio troviamo solo l’ultimo arrivato, il pianista Fabian Almazan; per il resto, gruppo nuovo vita nuova, e ovviamente musica nuova. Musica elettrica, perché quella “E” non ci sta per figura. Tromba, chitarra, tastiere, basso elettrico e batteria sono i protagonisti di un album che si tuffa decisamente in una direzione neo-soul e funky, con tanto ritmo in backbeat e un passo spedito. Festa grande, vero? In realtà, stavolta, non c’è molto di cui gioire, perché l’insieme è inferiore alla somma delle parti. ‘Breathless’ è un disco a tema, ispirato ai truci fatti di cronaca che hanno visto protagonista la polizia americana – “I Can’t Breath” è la frase pronunciata dal newyorkese Eric Garner mentre veniva immobilizzato con una presa di strangolamento. Il problema è che questa ora abbondante si trascina senza veri sussulti, scivolando molto più spesso verso un’anonima fusion dai suoni sin troppo ripuliti e scintillanti, che levano ulteriore mordente. L’E-Collective suona bene, ci mancherebbe, ma l’insieme è poco convincente, fra brani tirati fin troppo per le lunghe (l’interminabile quarto d’ora di ‘Everglades’) e numeri cantati dozzinali (anche se, fra questi, l’iniziale ‘Compared To What’ è un acid jazz davvero gustoso). I momenti migliori si hanno quando entra in scena il leader, ma questo non sorprende nessuno e dovrebbe essere semmai il punto di partenza.

Dischi fantastici come ‘Wandering Moon, ‘Bounce’ o il recentissimo ‘Magnetic’ sono lontani. Pazienza, Terence, sarà per la prossima volta!
(Negrodeath)

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