FREE FALL JAZZ

Doppio sogno… Buon segno!

Alludere, rimandare ad un oggetto fuori dal campo visivo, lasciare che l’aria scorra nella musica. Stiamo parlando di ‘Doppio Sogno’ un disco caldo caldo uscito nel 2014 per Dodicilune.

Solo una chitarra acustica e un sax, nulla di più e nulla manca, e il merito è del chitarrista Massimo Garritano: diamo a Cesare ciò che gli spetta, il suo lavoro di sostegno ma soprattutto le atmosfere che crea senza l’aiuto di effettistica (solo nell’ultima traccia si percepisce l’uso discreto della loop-station) sono segno di una maturità musicale che meriterebbe più attenzione nel panorama nazionale; i momenti di chitarra solo all’interno del disco sono davvero notevoli e all’occorrenza sa essere nervoso e stimolante per il solista.

Alberto La Neve è l’altra faccia di questa luna che gravita sicura da una galassia all’altra senza paura del vuoto. Il giovane sassofonista ha un fraseggio sempre sul filo tra il cosiddetto hard bop e il cosiddetto free jazz, è spesso cromatico, spesso molto ritmico e ricco e a volte incline alla violenza, ma è anche lirico quando vuole, grazie ad un suono molto versatile che è frutto di una tecnica sicura e di una grande attenzione alla musica.

I brani sono tutti originali, quelli di Garritano forse hanno un impianto compositivo più saldo e si sente l’influenza lontana di Wayne Shorter, mentre le composizioni di La Neve hanno una più profonda radice mediterranea, sono più “italiani”, ma il risultato è coerente sia come sound che come poetica generale.

Cosa aggiungere: è un’opera prima da ascoltare fino in fondo… Anche perché a mio parere i brani più belli sono gli ultimi due!
(Carlo Cimino)

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