FREE FALL JAZZ

Jeff “Tain” Watts è famoso, e giustamente, come uno dei batteristi più importanti e significativi degli ultimi trent’anni. Non tutti però conoscono i frutti della sua carriera da leader, passata mediaticamente in secondo piano rispetto alle ben note collaborazioni coi Marsalis e alle molte session per questo o quel musicista. ‘Family’ è, in ordine di tempo, l’ultimo disco di Tain, registrato in quartetto con Steve Wilson (sax), James Genus (contrabbasso) e David Kikoski (piano), e riflette in qualche modo il bel periodo attraversato dal batterista, fresco di matrimonio e paternità. Si tratta, in parole povere, di un album melodico e orecchiabile, molto più dell’esplosivo ‘Watts’ di due anni prima, ma non per questo meno valido o interessante. I brani, tutti originali del batterista, sono caratterizzati da temi molto cantabili, quasi pop, vicini in questo allo stile del primo Keith Jarrett; l’interazione del gruppo è perfetta, naturalmente, e si sentono echi del classico quartetto di Coltrane come di quello di Branford Marsalis, soprattutto per l’attenzione allo sviluppo melodico delle improvvisazioni. Fantastico il piano di Kikoski, che interagisce così bene con la batteria in complessi cambi di metro, timbro e volume: lo si sente chiaramente nella complessa geometria di ‘Of August Moon’, che passa dal lirismo del tema alla corsa ad ostacoli ritmica della sezione centrale, nelle traiettorie tortuose di ‘Möbius’ (con echi di Andrew Hill), nelle serene atmosfere di ‘Family’ e ‘Goldaze’. E quando c’è da alzare il tiro il gruppo non si tira certo indietro, come nel robusto groove di ‘Jonesin’ (for Elvin)’ o nei ritmi frammentati di ‘Torch E-ternal’.

‘Family’ conferma il talento alla batteria di Tain (come se ce ne fosse bisogno) e forse lo farà conoscere a qualcuno di voi nella veste, non meno interessante, di compositore e leader. Ed è pure uno di quei dischi che potreste far sentire per introdurre i vostri amici al jazz – soprattutto quelli convinti che la melodia passi obbligatoriamente per anemiche lagne senza ritmo!
(Negrodeath)

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