FREE FALL JAZZ

Jim Hall, classe 1930… E che classe! Ricordato sempre, anche dal presentatore della serata, per il disco con Bill Evans (‘Undercurrent’), Hall ha iniziato nelle formazioni di Chico Hamilton, creandosi un suono mai troppo invadente e neanche troppo sommesso, che gli ha permesso di realizzare assieme a Jimmy Giuffre e Bob Brookmeyer un disco straordinario come ‘Western Suite’, dove le tre linee di improvvisazione interagivano contemporaneamente, senza nessun apporto ritmico a tenere il tempo metronomico. Le seguenti collaborazioni con Sonny Rollins e Paul Desmond contribuirono a saldare il suo suono, portandolo fino ai giorni nostri a collaborare con chitarristi della nuova generazione come Pat Metheny (‘Duets’) e Bill Frisell. Fisicamente gli anni li dimostra tutti, ma quando si siede ed imbraccia la chitarra non si può che rimanere affascinati da questo simpatico signore. Attraversando stili e tempi diversi, Hall ha offerto uno spaccato notevole del panorama jazz. Dal blues agli standard, da originals a improvvisazioni: accompagnato dall’ottimo Steve La Spina al basso e dal modesto Anthony Pinciotti, Hall non ha mai suonato una nota in più né una in meno, tutto con grande classe, e con il suono pulito che lo ha sempre contraddistinto. Certo, nulla di nuovo, ma questo forse più che altri concerti, rappresenta in maniera degna la storicità del personaggio. Riuscitissimo evento, quindi, apprezzato dal numeroso pubblico del Teatro Duse, me incluso… Ho gradito, e sono uscito felice e rilassato. Ultimo appuntamento domenica 25 Novembre: John McLaughlin 4tet. (Maurizio Zorzi)

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