FREE FALL JAZZ

Oggi le donne si conquistano, con assoluto merito, sempre più spazio del mondo del jazz, ma una volta la situazione era ben diversa – a parte le grandi cantanti, le strumentiste sono sempre state pochissime. Se ormai Alice Coltrane, Melba Liston, Shirley Scott o Dorothy Ashby sono penetrate almeno un po’ nella coscienza collettiva degli appassionati, lo stesso non si può certo dire di Clora Bryant, che del resto io stesso ho sentito nominare solo ultimamente. Nata in Texas nel 1927, la Bryant fu una grande cantante, ma soprattutto un’ottima trombettista in un mondo di soli uomini – e ad ascoltare il suo unico album inciso da leader, ‘Gal With Horn’, dimostra di aver appreso benissimo le lezioni di Clark Terry, Roy Eldridge e Dizzy Gillespie.


La Bryant si trasferì in California ed ebbe modo di dividere il palco con assi del calibro di Clliford Brown, Max Roach, Dexter Gordon, Charlie Parker e Harry “Sweets” Edison. La sua attività è proseguita sotto l’insegna di un solidissimo professionismo, lavorando per la tv e per diverse orchestre, californiane e non. E nel 1989 fu invitata dall’allora presidente sovietico, Mikhail Gorbachov, a suonare cinque date in URSS! Dopo un infarto nel 1996, la Bryant non può più suonare la tromba, quindi si dedica all’insegnamento tenendo conferenze universitarie sulla storia del jazz.



Il filmato qui sopra, un’intervista realizzata nel 2010 in occasione del Central Avenue Jazz Festival di Los Angeles ce la mostra ancora lucida e scherzosa.
(Negrodeath)

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