Il Record Store Day è passato anche quest’anno e sul suo conto se ne sono sentite in abbondanza. Questo lunedì festivo tuttavia allunga il weekend quel tanto che basta per permetterci di aggiungere ancora qualcosa sull’argomento. Sperando non ne abbiate le tasche piene, ovviamente.
Vorrei partire dalla fine: il negozio di dischi è ormai obsoleto sentenziava il socio Negrodeath alla fine della sua analisi. Un’osservazione vera soltanto in parte, visto che secondo me i paletti non sono così rigidi e una “convivenza” tra negozi reali e virtuali un senso ce l’avrebbe anche. Fondamentalmente dipende da che tipo di dischi cerchiamo, ma andiamo con ordine. (Continua a leggere)
Fa troppo caldo per uscire e non vi passa neanche per la testa di scollare il fondoschiena dalla sedia strategicamente piazzata davanti al ventilatore? Nessun problema, Free Fall Jazz pensa anche a voi. Anzichè perdere tempo con zapping senza meta o clic ossessivi per scoprire le ultime di Alfonso Luigi Marra su un certo film, godetevi questo post. Settanta minuti di quello che è con ogni probabilità il miglior sestetto mai guidato dal grande Cannonball Adderley: suo fratello Nat alla cornetta, Yusuf Lateef al tenore, Joe Zawinul al piano, Sam Jones al basso e Louis Hayes alla batteria. Oltre, ovviamente, all’inconfondibile contralto del leader. La formazione ha regalato una manciata di validissimi live album nei primi anni ’60 (‘Jazz Workshop Revisited’ e ‘The Cannonball Adderley Sextet In New York’ i più noti, sebbene meritevoli anche quelli “minori” tratti dai concerti del tour giapponese), ma in questo caso è possibile “completare l’esperienza” e vederla anche all’opera oltre che ascoltarla.
Il video parla di concerto in Germania nel Marzo del ’63, le immagini però dovrebbero essere state in realtà registrate durante una data di Lugano nel medesimo periodo.
La scaletta parla da sé: Jessica’s Birthday / Angel Eyes / Jive Samba / Bohemia After Dark / Dizzy’s Business / Trouble In Mind / Work Song / Unit 7