FREE FALL JAZZ

while my guitar gently weeps ma per davvero's Articles

“Ascoltai quello che mi sembrava un sax tenore. Il chitarrista lo vedevo ma non lo sentivo, chiesi dove fosse. Poi mi resi conto che quel suono, quella specie di sassofono, usciva da uno spartano amplificatore attaccato a una chitarra. Era la cosa più stupefacente che avessi mai sentito. Mi ispirò così tanto, tutto ciò che volevo fare era imitarlo”.

Quel chitarrista era un Charlie Christian poco più che ventenne ricordato dalle parole di Mary Osborne, ragazza del North Dakota che quella sera del 1938 di anni ne aveva soltanto 17 e già da un po’ si cimentava con la chitarra, folgorata da Django Reinhardt. Proprio la comune passione per il chitarrista manouche si sarebbe rivelata base di una solida amicizia tra i due, con Christian che si trasformerà in una sorta di mentore per la ragazza, guidandola nell’acquisto della sua prima chitarra elettrica. Siamo in tempi assolutamente pionieristici: prima di loro due in ambito strettamente jazz l’unico ad aver già adottato un’innovazione di quel tipo era Eddie Durham con i Kansas City Six di Lester Young. (Continua a leggere)

Ci lascia pure Jim Hall, uno dei più grandi e noti chitarristi della storia del jazz. L’annuncio arriva dalla figlia, Devra Hall Levy, attraverso la pagina Facebook di Sonny Rollins, che di Jim fu amico e collaboratore. Per ricordarlo, aggiungiamo pure il filmato del bel documentario ‘Jim Hall: A Life In Progress’. Ci mancherà. (Continua a leggere)