FREE FALL JAZZ

Wes Montgomery's Articles

La copertina, che ritrae Jimmy Smith e Wes Montgomery mentre stanno per addentare un panino, trasmette un’idea di relax, complicità, divertimento, in maniera ben poco fraintendibile. Sia l’uno che l’altro erano al picco della popolarità, al tempo, e farli suonare assieme era un’occasione d’oro per una bella sessione all star, nella più pura tradizione della Verve. L’esuberante Jimmy Smith, emblema dell’organo hammond e del soul jazz, e l’agile Wes Montgomery, la chitarra dell’hard bop: due stili complementari che legavano benissimo, come testimoniano le frasi scambiate con abilità da giocolieri e l’attenzione con cui i due si ascoltano e reagiscono in tempo reale – un manuale di quello che, solitamente, si definisce “interplay” in una parola sola. Ma questo album non è solo il Dynamico Duo. (Continua a leggere)

Fra il 1958 e il 1963, Wes Montgomery incise una memorabile serie di album su Riverside (diciotto, da leader e non), per passare poi alla Verve. ‘So Much Guitar!’, del 1961, è solo uno dei capitoli di questo fortunato e prolifico periodo della carriera del chitarrista, all’epoca il più influente e innovativo. L’idea di Orrin Keepnews, produttore delle sessioni, era semplice: mandare in studio Wes con grandi sezioni ritmiche e una scelta di materiale in grado di mettere in risalto tutte le sue doti. In ‘So Much Guitar!’ troviamo il piano, più bluesy e percussivo del solito, del grande Hank Jones, un giovanissimo Ron Carter e la batteria di Lex Humphries, quasi tutta sui piatti; le percussioni di Ray Barretto aggiungono un taglio latino quasi subliminale. (Continua a leggere)