FREE FALL JAZZ

Tomas Fujiwara's Articles

Stando a Mary Halvorson, questo album si chiama ‘Reverse Blue’ perché le parole ‘reverse’ e ‘blue’ comparivano spesso nei titoli delle canzoni che suo padre aveva scritto e raccolto in un quaderno. Note eccentriche a parte, la bravissima chitarrista e compositrice ci presenta un nuovo quartetto, rodato sul palco a New York con una fitta serie di concerti prima di entrare in studio di registrazione. Oltre al fido Tomas Fujiwara (batteria) troviamo Eivind Opsivik (contrabbasso) e Chris Speed (sax e clarinetto), che si suddividono equamente la scrittura di metà dell’album, mentre il resto viene dritto dalla penna della Halvorson. Chiunque abbia un minimo di familiarità con la sua musica non faticherà affatto ad apprezzare il groove di ‘Torturer’s Reverse Delight’ o di ‘Reverse Blue’, le tipiche successioni di riff effettati e poderosi che si dissolvono in percorsi paralleli di sax e chitarra su una ritmica accidentata. (Continua a leggere)

Non passa settimana senza una nuova uscita di Mary Halvorson, a quanto pare. Scherzi a parte, il progetto Thumbscrew vede la chitarrista di Boston in un trio acustico assieme a Michael Formanek (basso) e Tomas Fujiwara (batteria), ed è solo una delle sue uscite del 2014 – c’è pure il disco ‘Reverse Blue’ con un nuovo quartetto, oggetto di una futura recensione, e diverse altre collaborazioni in cantiere. Una produttività invidiabile, soprattutto alla luce del grande livello qualitativo medio. Tornando ai Thumbscrew, il neonato trio si concentra su un’interazione paritaria, ma in cui una certa suddivisione dei compiti è evidente. Formanek e Fujiwara imbastiscono una possente impalcatura di groove per la Halvorson, che dispiega tutti gli aspetti del suo particolarissimo stile, capace di unire avanzate sequenze di note staccate, echi psichedelici e accordi rumorosi e graffianti in un flusso perfettamente coerente. (Continua a leggere)