Pubblichiamo questo saggio scritto per Musica Jazz e uscito nel numero di Marzo dello scorso anno, su gentile concessione del direttore del magazine Luca Conti, che ringraziamo per la cortesia. Il testo potrebbe essere leggermente differente da quello pubblicato in quanto nella sua versione scritta originaria, poi adattata con le opportune correzioni delle bozze per la rivista, ma nella sostanza cambia poco. Inoltre, sono stati aggiunti numerosi link musicali in modo da rendere la lettura accompagnata dalla musica per chi volesse usufruirne, sfruttando la multimedialità permessa dalla rete. (Continua a leggere)
A circa 9 anni e mezzo dalla scomparsa del grande “Bird”, il network televisivo tedesco SWR decise di produrre una trasmissione speciale per omaggiarlo. L’idea era convocare un cast di alto livello per riproporre davanti alle telecamere alcuni dei brani che avevano reso immortale Charlie Parker: per quest’appuntamento settimanale vi proponiamo Sonny Stitt (contralto), Walter Bishop (piano), Tommy Potter (contrabbasso) e Kenny Clarke (batteria) alle prese con una toccante versione di ‘Lover Man’. Ad onor di precisione, segnaliamo che nel resto dell’esibizione (registrata nell’Ottobre 1964) la formazione era arricchita da altri due pezzi da novanta:Â Â Howard McGhee (tromba) e J.J. Johnson (trombone).
Freghiamo il nome per questa nuova rubrica più o meno regolare a uno dei dischi di Billy Cobham nella sua fase più riccardona (di cui prossimamente vi accenneremo pure in un’altra rubrica, chiediamo scusa in anticipo), nonché a un disco di Gary Burton ascrivibile, seppure in misura minore, alla medesima “categoria concettuale”: spero ci perdonino. Il nocciolo della questione è video seri per gente seria, e iniziamo la rassegna con un giovane Bill Cosby che parla di batteria jazz. Che poi è anche un modo per risarcire moralmente quelli che, come noi, sono rimasti traumatizzati nello scoprire che in America i Robinson facevano di cognome Huxtable.