FREE FALL JAZZ

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Praticamente sconosciuti fuori dai confini polacchi, i Pink Freud (miglior nome di sempre? Di sicuro se la gioca fino all’ultimo), creatura del contrabbassista Wojtek Mazolewski (il nome ho dovuto copiaincollarlo, lo ammetto), in realtà pubblicano dischi più o meno regolarmente dal lontano 2000, mischiando, in dosi diverse a seconda dei casi, jazz, elettronica e rock. “La solita roba”, si dirà, e invece no: che fossero brava gente che non si prende troppo sul serio s’intuiva già (come se non bastasse il loro nome) da un repertorio che può vantare un’allucinata rilettura di ‘Come As You Are’ nonché un brano dedicato a Don Johnson (e il pezzo si intitola ‘A Tribute To Don Johnson’: suppongo l’assonanza col Jack Johnson di Miles sia voluta. In ogni caso, volontaria o meno,  come si fa a dirne male?).

‘Horse & Power’ arriva a noi come l’episodio più “facile” e immediato della loro produzione e, con ogni probabilità, anche il più riuscito. La garanzia è già in cabina di regia, dove siede addirittura l’ex Swans Roli Mosimann, produttore di una lista infinita di cose entusiasmanti, seppur assai lontane da jazz e dintorni: dai micidiali Skyscraper, le cui lodi meriterebbero un intero articolo a parte non fosse fuori tema, ai The The fino a Celtic Frost e Young Gods. (Continua a leggere)