FREE FALL JAZZ

Oscar Peterson's Articles

Uno dei cliché ancora oggi circolanti intorno al jazz è che la tecnica strumentale possa diventare un ostacolo all’espressività, che cioè possa in qualche modo vincolarla, impedendo di liberarla nella sua interezza. (Continua a leggere)

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E’ diventato un ritornello molto frequentato quello di affermare, anche tra gli stessi musicisti, che il materiale compositivo legato alle canzoni di Broadway o a battutissime composizioni jazzistiche del passato, i cosiddetti “standards” suonati già migliaia di volte, sia ormai pressoché esausto ai fini improvvisativi. Basta, insomma, con “i soliti” standards, basta con la forma chorus a 32 battute. (Continua a leggere)


Il musicologo e direttore artistico di “Aperitivo in Concerto” Gianni Morelenbaum Gualberto ci ha spedito per la pubblicazione in rete un interessantissimo contributo scritto, che propone una attenta riflessione sulla figura artistica, spesso immotivatamente sottovalutata, di Oscar Peterson. Si tratta in realtà, precisa Gualberto, di note introduttive scritte di un fiato, in vista di un saggio in preparazione che andrebbe ad analizzare in dettaglio la sua opera e il suo contributo. Lo ringraziamo per la gradita opportunità che ha voluto riservarci. (Continua a leggere)

Letture ideologizzate e fazione della storia del jazz hanno creato artificiose contrapposizioni. Fra di esse, spicca quella che i musicisti neri detestassero quelli bianchi, e che questi ultimi siano malevoli agenti del capitalismo reazionario che disinnesca la pulsione rivoluzionaria (conditio sine qua non, secondo certi geni, della bontà e dell’autenticità del jazz). In realtà le cose erano un tantino diverse. John Coltrane, per esempio, ha sempre ammirato Stan Getz… come si vede in questo filmato, con una sezione ritmica da infarto: Oscar Peterson, Paul Chambers e Jimmy Cobb.


Due assoluti giganti della swing era dimostrano, nel 1972, di essere ancora perfettamente in forma in una splendida versione di ‘Come Sunday’.


Fra un related e l’altro è saltato fuori questo magnifico concerto di Ben Webster, assieme al trio di Oscar Peterson. Dal momento che, negli ultimi anni della sua vita, Big Ben viveva ad Amsterdam, è lecito immaginare che l’esibizione sia stata filmata da una tv olandese. Pronti? Via!

 Parte 1:

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