FREE FALL JAZZ

ma cos’è il giezzo's Articles

Muscolare. Musicista muscolare. Lo si legge spesso e volentieri, negli articoli italiani sul jazz (non sui nostri, tranne in questo). In inglese almeno, “muscular” e “jazz” danno ricerche infruttuose, Google alla mano. Ma pure con altri aggettivi della stessa area semantica non va molto meglio. Tranquilli, non sto facendo della linguistica comparata! (Continua a leggere)

  1. C’è un ampio dibattito sulla questione se il jazz rientri (o debba rientrare) nei crismi della “cultura alta”, se si tratti di un fenomeno pienamente riconducibile alla cultura popolare, se rappresenti un originale via di mezzo fra le due (un fenomeno midcult, per così dire) o, infine, se incarni una sfida ancora non del tutto compresa a qualsiasi classificazione in tal senso. Il rapporto fra jazz e sfera commerciale, a sua volta molto discusso, è strettamente collegato a quest’ultimo. (Continua a leggere)


Lo avrete già letto, immagino: il ministro Franceschini lancia un fondo straordinario da 500.000 euro per il jazz. “‘E’ una realtà su cui si deve investire e che in questi anni la politica ha colpevolmente ignorato”, dice (qui tutto il comunicato). Come verranno spesi questi soldi, come verrà organizzata la cosa etc etc? Ancora non sappiamo nulla, perché il fondo partirà dal 2015. Una cosa, tuttavia, ci sentiamo di dire: questo è l’ultimo anno in cui potremo andare ad una sagra senza il sottofondo di trombe, trombette, pianoforti e flycorni. Affrettatevi.

Si attribuisce di solito alla Original Dixieland Jass Band di Nick LaRocca il primato della primissima incisione jazz, nel 1917. Una tautologia ormai, nemmeno più sottoposta a verifica. Ma, come dice il blog This Day In Jazz, è proprio vero? (Continua a leggere)