FREE FALL JAZZ

lucky thompson's Articles

La Jazztone fu una casa discografica dalla vita molto breve, appena due anni dal 1955 al 1957, simile in filosofia alla Verve di Norman Granz: grandi maestri del jazz, molti dei quali provenienti dalla swing era, impegnati in stimolanti jam session. Fu coniato lì in un certo senso il concetto di “mainstream”, così come l’idea di una musica accessibile e allo stesso tempo integra, lontana da tentazioni “proto-smooth”. Questa raccolta della Fresh Sounds raccoglie tutto il materiale pubblicato dal grande vibrafonista su Jazztone, accompagnato da una formazione di assi come Jimmy Cleveland (trombone), Ray Copeland (tromba), Lucky Thompson (tenore), Oscar Pettiford (contrabbasso), Oscar Dennard (piano) e Gus Johnson (batteria), quasi tutti destinati a carriere di affidabili turnisti e professionisti. (Continua a leggere)

Si parla spesso di Miles Davis inventore del cool jazz (‘Birth Of The Cool’), del Miles modale (‘Kind Of Blue’), del secondo quintetto, del jazz elettrico degli anni ’70, eppure si tende a sorvolare sul suo ruolo nell’hard bop. Strano, perché si tratta della radice di tutto il mainstream jazz moderno, e averne tracciato le rotte in anticipo dovrebbe essere un ulteriore pregio riconosciuto al trombettista di Alton. E invece… misteri della jazzologia italiana, si vede che fa poco chic, perché  ‘Walkin”, dell’hard bop, fu allo stesso tempo manifesto e chiamata alle armi. L’album comprende due sessioni, una del 3 e l’altra del 29 aprile, con una sezione ritmica deluxe che comprende assi come Percy Heath, Horace Silver e Kenny Clarke. Nella seconda vediamo all’opera un sestetto straordinario: oltre ai citati Davis, Heath e Silver troviamo J.J. Johnson, insuperabile virtuoso del trombone, e Lucky Thompson, tenorista dalla voce strumentale profonda e vibrante, ideale punto di raccordo fra la generazione di Coleman Hawkins e Ben Webster e quella di Charlie Parker e Dexter Gordon.

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