FREE FALL JAZZ

Lisa Simpson's Articles

Il jazz non è estraneo al mondo dei Simpsons. La piccola Lisa suona il sassofono, e poi come dimenticare il personaggio di Gengive Sanguinanti Murphy, il sassofonista alcolizzato e girovago di Springfield? La sua figura ricalca parecchi (se non tutti) gli stereotipi bohemienne sul jazz, ma se proprio dovessimo indicare una figura di riferimento, difficile non pensare a Sonny Rollins solo soletto sul ponte di Williamsburg. L’incontro di Sonny e Lisa, adesso, è davvero vicino. Nell’episodio ‘Whiskey Business’, in onda il 5 maggio su FOX, Sonny appare come ologramma a Lisa che vuole opporsi allo sfruttamento olografico, stile Tupac Shakur al festival di Coachella, del suo idolo Gengive Sanguinanti. Fremiamo di attesa!

Le strizzate d’occhio tra musica jazz e cartoni animati sono qualcosa che parte molto da lontano: si pensi a Benny Goodman che partecipa alla colonna sonora del ‘Musica Maestro’ di Disney (1946) o a Louis Armstrong che, in carne ed ossa, introduce un episodio di Betty Boop (addirittura 1932). Noi, senza pretese esaustive (ci mancherebbe), vogliamo giocare “all’inverso” e, anzichè citare gli innumerevoli jazzisti che si sono prestati ai disegni animati, peschiamo tre cartoni che si sono prestati al jazz. Lo sappiamo, ci sarebbero anche gli Aristogatti: nulla contro di loro, anzi, ma sarebbe stata una scelta fin troppo ovvia. E poi ‘Tutti Quanti Voglion Fare Jazz’ ci ha abbondantemente scorticato le sfere del dragone. (Continua a leggere)

Leggevo poco fa a questo link di un’iniziativa particolare aperta ad alcune scuole (elementari, medie e superiori) di Roma: a partire dal 18 Maggio, una serie di istituti verranno ospitati presso la Casa Del Jazz (nota sede di concerti ed iniziative legate al nostro genere) per una serie di attività atte ad offrire ai ragazzi un primo approccio con la musica jazz.

Un’iniziativa lodevole, specie tenendo conto di come il jazz, agli occhi del pubblico casuale, vada assumendo sempre più i contorni di musica “vecchia”. Per carità, è anche comprensibile per certi versi: io stesso da ragazzino, e l’ho già scritto su queste pagine, al primo ascolto di ‘Take The A Train’ liquidai tutta la faccenda come “la musichetta di Andiamo Al Cinema”. Un’eventualità che ovviamente gli organizzatori non hanno sottovalutato, visto che proprio per i più piccoli hanno studiato un percorso “speciale”: (Continua a leggere)