FREE FALL JAZZ

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E sia…la 19sima edizione del Jazz&wine si è conclusa. Il programma, quest’anno, dilatato per una settimana, anche se non consecutiva, presentava, come al solito, artisti e proposte interessantissime. Tralasciato l’appuntamento di domenica, con il Tinissima quartet di F. Bearzatti, si parte martedì al castello di Rubbia. (Continua a leggere)

Innanzitutto, perché andare a Cerkno? Semplice: per vedere i posti dove si possono sentire nomi che in Italia fanno fatica a venire, tranne per l’entusiasmo di pochi (vedi Area Sismica a Forlì). Qui si ritorna al solito discorso sulla musica jazz in Italia: poche novità, pochi rischi e cartelloni zeppi dei “soliti noti”. Anche se non è questa la sede, il fatto di ribadire queste considerazioni speriamo che porti, nel tempo, goccia dopo goccia, a considerare dei cambiamenti nelle proposte sia su rassegne che club. Certo, l’amico Bostijan, che gestisce oltre alla direzione artistica del Bar Gabrijel, dove si svolgono i concerti, che la rassegna estiva, ha sicuramente degli aiuti, ma la voglia di proporre novità è tanta. I musicisti, accolti come amici,  vengono più che volentieri, e anche se il luogo non è il più idoneo per la musica (vedi foto) suonano al massimo, come appunto in questo concerto dei Lean Left, davanti forse a 50 persone, con una rappresentanza di una decina di italiani.

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