FREE FALL JAZZ

Jazz at the Lincoln Center Orchestra's Articles

Ci sono luoghi comuni nella critica jazz nostrana che paiono servire più a farsi accettare dal “branco” che a qualificarsi per competenze in materia. Ciò succede per diverse ragioni che qui non possiamo seriamente analizzare, ma la principale delle quali pare andare oltre il jazz ed essere legata alla diffusa abitudine nel nostro paese di conformarsi a certo sentire comune, se non ad un vero e proprio pensiero unico. Curioso atteggiamento questo da mostrare verso una musica che ha fatto storicamente dell’anticonformismo una sua ragion d’essere. La radice autentica del problema temo però che sia da ricercare in un ambiente intorno a questa musica decisamente invecchiato, divenuto troppo ristretto, autoreferenziale e fermo a schemi critici che paiono ormai abbondantemente superati e sostanzialmente fallaci, nonostante si pretenda di farli sembrare ancora “aggiornati”. (Continua a leggere)

Come festeggiare venticinque anni di una delle migliori orchestre jazz del pianeta? Ma con un bel concerto, ovviamente! Tipo questo, in Portogallo, in occasione dell’illustre genetliaco!


Poco a ridosso della recensione della bellissima ‘Vitoria Suite’ abbiamo trovato un’esecuzione dal vivo della medesima, in quel di Vitoria-Gasteiz, per l’appunto. Potevamo tenercela per noi? Sì, però meglio condividere, per ravvivare ‘ste giornatacce di primavera truffaldina.

Parte 1:
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Diciamoci la verità, è già qualche anno che Wynton Marsalis non ci offre musica degna del suo nome. I problemi all’apparato digerente causatici dall’album con Eric Clapton, poi, devono ancora passare del tutto. Anche in un periodo meno ispirato, comunque, il trombettista di New Orleans è riuscito a tirar fuori almeno un coniglio dal cilindro, ovvero la qui presente ‘Vitoria Suite’: l’organizzazione del festival di Vitoria gli aveva chiesto un brano, Wynton è tornato con un’imponente suite in dodici movimenti, uno per ogni battuta del blues, con tutta la forza della Jazz At Lincoln Center Orchestra e una serie di ospiti (il chitarrista Paco De Lucia, il gruppo di flamenco di Chano Dominguez) per rendere ancora più vivida quella spanish tinge che da sempre alberga nel dna del jazz. Sul livello dell’orchestra non c’è molto da dire, ormai: si tratta di una delle migliori del mondo, rodata da anni di registrazioni e concerti, con un suono inconfondibile che nella big band (forti i richiami a Ellington, Basie, Nelson e Mingus) sublima il senso orchestrale americano di George Gershwin, William Grant Still, Aaron Copland e Leonard Bernstein. (Continua a leggere)

Wynton Marsalis non è certo un uomo che arretra di fronte alle difficoltà. Anzi, se c’è uno che ha narrato la storia del jazz come un’epica eroica attraverso la sua stessa musica, è proprio lui. La sfida di lavorare con un’orchestra era già stata affrontata in composizioni di amplissimo respiro come ‘Blood On The Fields’ e ‘All Rise’. A queste si aggiunge la ‘Swing Symphony’, in scena sabato 20 alla Power Hall di St.Louis, protagonisti Wynton, la JLC Orchestra e la St.Louis Symphony.  Nell’impossibilità di essere presenti per un report (dobbiamo vedere le repliche di ‘Jersey Shore’), vi proponiamo l’esibizione della prima, avvenuta nel 2010 con l’aiuto dei Berliner Symphoniker diretti da Simon Rattle. A quando un’edizione su disco?