FREE FALL JAZZ

Google's Articles

Anche questo mese le statistiche di Google sono alquanto gustose. In primis scopriamo che un sacco di gente cerca FREE FALL BLOG, il che vuol dire che qualcuno ci cerca apposta per (presumo) leggerci, e dunque possiamo bullarci di ciò. In secundis (cit.) è bello notare che l’immarcescibile Jimmy Fontana si prende ancora un bel tot di ricerche (la più gettonata, al solito, è IL MONDO NON SI È FERMATO MAI UN MOMENTO). (Continua a leggere)


Ah, se non ci fosse Google… Ah, ma come si faceva prima, senza Google… Io, personalmente, usavo Excite. Non so manco se esiste ancora. E quando Internet Explorer s’inchiodava navigavo con Netscape. Non so manco se esiste ancora. Il bello di Google (e, in teoria, di ogni altro motore di ricerca) è la sua natura orwelliana, il suo registrare tutto di tutti. Registrazioni che, purtroppo, arrivano a noi in forma più o meno anonima: se i log di Google fossero un video, sarebbero uno di quelli coi visi quadrettati e le voci alterate per assomigliare a quella di Eddie Murphy. E insomma, in quasi tre mesi di Free Fall Jazz un bel po’ di gente è capitata sulle nostre pagine digitando qualcosa su Google, e molto spesso si tratta di chiavi di ricerca su cui, scommettiamo, i navigatori preferirebbero mantenere un certo riserbo. Ma potevamo noi restare omertosi davanti a cotanto ben di Dio? Ovviamente no, e quindi vi beccate questo piccolo regalino post-natalizio che speriamo sia capostipite di una cospicua serie. (Continua a leggere)


Ah, se non ci fosse Google… Ah, ma come si faceva prima, senza Google… Io, personalmente, usavo Excite. Non so manco se esiste ancora. E quando Internet Explorer s’inchiodava navigavo con Netscape. Non so manco se esiste ancora. Il bello di Google (e, in teoria, di ogni altro motore di ricerca) è la sua natura orwelliana, il suo registrare tutto di tutti. Registrazioni che, purtroppo, arrivano a noi in forma più o meno anonima: se i log di Google fossero un video, sarebbero uno di quelli coi visi quadrettati e le voci alterate per assomigliare a quella di Eddie Murphy. E insomma, in quasi tre mesi di Free Fall Jazz un bel po’ di gente è capitata sulle nostre pagine digitando qualcosa su Google, e molto spesso si tratta di chiavi di ricerca su cui, scommettiamo, i navigatori preferirebbero mantenere un certo riserbo. Ma potevamo noi restare omertosi davanti a cotanto ben di Dio? Ovviamente no, e quindi vi beccate questo piccolo regalino post-natalizio che speriamo sia capostipite di una cospicua serie. (Continua a leggere)