FREE FALL JAZZ

Gianni Morelebaum Gualberto's Articles

Abbiamo scritto tante volte, fra il serio e il faceto, contro le stronzate sparse ai quattro venti da Renzo Arbore sull’italianità del jazz. Basta scorrere l’archivio. Siamo felici che gente più in gamba di noi abbia deciso di scrivere un corposo saggio etnosociomusicologico sull’argomento e pubblicarlo gratuitamente online due volte a settimana, lunedì e giovedì. Parliamo del critico Gianni Morelenbaum Gualberto, la cui opera uscirà a cadenza quindicinale presso gli amici di Tracce di Jazz. Qui tutti i dettagli. Quando le falsità e le idiozie superano il livello di guarda e restano impunite, è bene alzare la testa.

Probabilmente avrete letto suoi articoli sulle riviste jazz di tiratura nazionale, altrettanto probabilmente avrete assistito a concerti organizzati da lui. Forse siete stati suoi allievi. Critico musicale, direttore artistico, (ex) professore di musica, Gianni Morelenbaum Gualberto è una figura coraggiosa nel panorama musicale, e più in generale culturale, italiano. Tuttavia ha accettato di buon grado l’interrogatorio di Free Fall Jazz, spaziando in lungo e in largo, oltre i confini del jazz fino a lambire… beh, se lo scrivo qui poi non leggete niente. Quindi, preparatevi: 1,2,3, after the jump!

Una breve presentazione, tanto per cominciare.
Dirigo da diciassette anni “Aperitivo in Concerto“, ho insegnato (con molti dubbi) Storia della Musica all’Università Bocconi (un’istituzione sulla quale nutro alcune perplessità…), lavoro eminentemente, ai giorni d’oggi, in Brasile, come consulente artistico per una serie di manifestazioni culturali promosse dal governo brasiliano. (Continua a leggere)