FREE FALL JAZZ

General Lee's Articles

Rispetto alla prima serata c’è più gente, trovare posti a sedere è impresa assai ardua e molti sono quelli che si accomodano in piedi ai lati delle poltroncine. Verrebbe da pensare che gli appassionati di jazz sono tutti qui per non perdersi l’appuntamento importante, non fosse per il viavai di gente che con nonchalance si alza e si siede per tutta la durata del concerto, tra ritardatari che chiedono se quel posto vuoto è occupato, curiosi che guardano un paio di pezzi e via, altri che tolgono le tende dopo mezz’ora per chissà quale coprifuoco (alle 23 la loro utilitaria si sarebbe trasformata in zucca?) e altri ancora che si aggirano come avvoltoi, pronti a fiondare il deretano sul primo quadrato di plastica che resta libero. Come se non bastasse, a un certo punto ti giri e scopri una coppia più o meno matura che DORME abbracciata. A pochi posti di distanza, una signora segue l’esempio. (Continua a leggere)