FREE FALL JAZZ

Eric Dolphy's Articles

Eric Dolphy è conosciuto dai più grazie alle collaborazioni con Charles Mingus e John Coltrane. La sua figura del resto era poco incasellabile nelle correnti degli anni ’60, con una musica originale e fuori dagli schemi, a cavallo fra tradizione e sperimentazione. Morì nel 1964 in Germania, per una crisi diabetica mal diagnosticata. (Continua a leggere)

Foto di DMV Comunicazione/Titti Fabozzi

Archie Shepp sull’afrocentrismo del jazz (o, per dirla con parole sue, di “quella parola inventata dai bianchi per descrivere l’esperienza afroamericana”) ha sempre avuto idee forti e non troppo inclini a compromessi. Fa strano vederlo dividere il palco con musicisti dall’epidermide tutt’altro che scura (bianchi che, citando la stessa intervista, “hanno imitato tutto dei neri”), per di più a suonare canzoni che con “l’esperienza afroamericana” non hanno proprio nulla a che spartire.

Grande apertura mentale o, più maliziosamente, professionista ben retribuito, ma quale che sia non ci interessa: non è un processo alle intenzioni il nostro, quanto un’analisi dei risultati. Il quartetto di Archie Shepp, come annunciato, si è infatti esibito all’ormai storico appuntamento di Pomigliano accompagnato dall’Orchestra Napoletana di Jazz cercando di imbastire un ponte tra due tradizioni antipodiche come la musica nera americana e la canzone classica partenopea (e, come vedremo, non solo). (Continua a leggere)

Il tour è quello famosissimo, in Europa, del 1964. Mingus ha pubblicato circa un anno prima il celebre ‘The Black Saint And The Sinner Lady’, e sul palco lo accompagna un manipolo di musicisti eccezionali: Eric Dolphy al contralto, Clifford Jordan al tenore, Johnny Coles alla tromba, Dannie Richmond alla batteria e il sottovalutatissimo Jaki Byard al pianoforte. In America ne tornerà uno in meno: la vita di Eric Dolphy si spezzerà in un ospedale tedesco nel mese di Giugno. I tre brani che vi proponiamo sono stati registrati qualche mese prima, il 12 Aprile, dalla TV norvegese: un pezzo di storia.


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Oggi ne avrebbe compiuti 90. Come diceva Mike: CIAAALS MINGAAAS.