Questo nuovo progetto degli Enten Eller, realtà ormai consolidata nel jazz nostrano, nasce allo scopo di descrivere la decadenza della società industriale. Partendo dalla testimonianza diretta di Barbiero e soci del gruppo Olivetti di Ivrea, dove sono nati gli Enten Eller, questo doppio album descrive in musica, parole e immagini il fallimento di quella utopica politica industriale. Peccato che le belle fotografie (scattate da Luca D’Agostino) di fabbriche chiuse, capannoni in disuso, centrali ferme e spazi restituiti all’oblio senza più utilizzo, realtà analoghe  ad altre siti industriali come Monfalcone, Porto Marghera ecc, non abbiano il giusto risalto: forse l’ aggiunta di un DVD avrebbe giovato. Il doppio CD, registrato live ad Ivrea, presenta una formazione degli Enten Eller allargata: oltre al classico quartetto (Alberto Mandarini alla tromba, Maurizio Brunod alla chitarra, Giovanni Maier al basso basso e Massimo Barbiero alla batteria) troviamo la voce recitante di Laura Conti (su testi di Franco Bergoglio), i sax di Carlo Actis Dato, il trombone di Giancarlo Schiaffini, l’arpa di Marcella Carboni (già presente in ‘Kandisky’ di Massimo Barbiero) e un’intera orchestra d’archi, la Bruni di Cuneo. (Continua a leggere)